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Cronaca

Caso Lombardelli, danno erariale: la Corte dei Conti chiede il processo per il Sindaco

Merola avrebbe provocato un danno erariale da 45mila euro, per la nomina a capo di gabinetto di Marco Lombardelli, privo dei requisiti per ricoprire quel ruolo. Borgonzoni, Lega: 'Avevamo ragione noi'

Nelle ipotesi della Corte dei Conti, il Sindaco di Bologna Virginio Merola avrebbe causato un danno erariale da 45 mila euro, coinvolti anche la Giunta e due dirigenti comunali, per la nomina a capo di gabinetto del dirigente Marco Lombardelli,  privo di laurea e quindi dei requisiti per ricoprire quel ruolo, che fu poi costretto a dimettersi.

Si prospetta dunque un processo per il sindaco Merola. Lombardelli fu costretto a dimettersi poco più di due anni fa, quando si scoprì che non era in possesso della laurea, necessaria per ricoprire quel ruolo.

ESPOSTO DELLA LEGA. La bufera su Merola e Lombardelli iniziò con la presentazione di due esposti da parte della Lega Nord: "Avevamo ragione dunque" dichiara la consigliera comunale del Carroccio Lucia Borgonzoni "se ci sarà la condanna da parte della Corte dei Conti, il problema non sarà solo del danno erariale subito dall'Ente, ma in primis politico, ci troveremmo davanti ad un chiaro tradimento del mandato elettorale da parte del Sindaco, verso tutti i cittadini, visto che non potrà liquidare il tutto, come accaduto nel 2012, dopo l'esposto depositato a fine 2011 alla Corte dei Conti, dichiarando nuovamente, che non era a conoscenza dei titoli di studio del suo collaboratore più stretto, o peggio che se ne disinteressava, perchè non è assolutamente credibile, nè tantomeno accettabile".

In quell'occasione Virginio Merola dichiarò di aver indicato Marco Lombardelli come Responsabile dell'ufficio di Gabinetto "perché ha la mia stima e per le sue doti personali e politiche. Tuttavia Lombardelli ha ritenuto di dimettersi perché le continue polemiche potevano  gettare  discredito  sul  suo  operato  e  sul ruolo delicato che ricopriva di supporto diretto agli organi politici e al sindaco. Un  ruolo  che  ha ricoperto in modo egregio e con l'impegno e la dedizione che in precedenti esperienze gli sono state riconosciute in città".

"A tutto ciò vanno aggiunti gli atti firmati (determine dirigenziali) dallo stesso - aggiunge Borgonzoni - ben prima che gliene venisse data la possibilità con due precise deleghe emesse il 15 e il 17 novembre 2011. Merola, nel caso venga condannato, non potrà che prenderne atto e dimettersi".

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