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Cronaca Navile / Via Erbosa

Costa Rica 2012, droga in campo rom: 'Cani sciolti' rifornivano di coca Bologna e tutta la Riviera

Una rete di spacciatori indipendenti, con un notevole "giro di affari" che riforniva 200 clienti tra il bolognese e la Riviera

170 i Carabinieri dei reparti del Comando Provinciale di Bologna e del 5° Reggimento Carabinieri Emilia Romagna, impegnati nell'operazione antidroga “Costarica 2012”Rinvenuta cocaina, piante di marijuana nel campo nomadi di via Erbosa e denaro contante.

Costarica 2012: blitz antidroga dei carabinieri

Un’ordinanza emessa dal GIP di Bologna, su richiesta della locale Procura della Repubblica di Bologna, ha portato alla cattura di 9 persone destinatarie di Ordine di Custodia Cautelare. Ancora in atto 35 perquisizioni, con l’ausilio delle unità cinofile antidroga e di un elicottero del 13° Elinucleo CC di Forlì (GUARDA IL VIDEO).

"CANI SCIOLTI". Non una organizzazione strutturata, ma un gruppo di 'cani sciolti' in contatto fra loro e in grado di rifornire di grossi quantitativi di cocaina, marijuana e anfetamine almeno 200 clienti, fra Bologna e la riviera emiliano-romagnola. La cocaina arrivava, con pacchi spediti per posta aerea, dal Costarica e finiva al campo-nomadi di via Erbosa, dove secondo i carabinieri c'era un importante centro di smistamento, oltre a una piantagione di cannabis e a un deposito di merce rubata.

L'indagine condotta dai militari del nucleo Investigativo di Bologna, che dopo circa un anno si è conclusa all'alba di oggi con un blitz nell'accampamento e perquisizioni a carico di altrettanti indagati, eseguite da 170 militari fra Bologna, Verona, Pesaro e Pistoia. Il bilancio complessivo è di 19 arresti: 9 in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare e altri 4 in flagranza, eseguiti oggi, più ulteriori 6 fatti nei mesi scorsi, nelle varie fasi dell'indagine. I militari hanno sequestrato circa mezzo chilo di 'coca', una dozzina di piante di marijuana, una pistola detenuta illegalmente, 11.000 euro in contanti e diversi monili e oggetti in oro, ritenuti provento di furti in appartamenti.

L'INDAGINE. "COSTARICA 2012” ha avuto inizio da una richiesta delle autorità spagnole, con il tramite della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, di una proposta per una consegna controllata di un plico che era stato intercettato presso l’aeroporto di Madrid-Barajas. La busta, contenente 421 grammi di cocaina, pura al 71,15%, proveniva dalla Repubblica di Costa Rica era destinata, tramite un “fermo-deposito”, a una persona residente a Bologna.

LA TENTATA CONSEGNA. In data 07.06.2012, presso l’aeroporto di Malpensa, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna, hanno intercettato il pacco accompagnato da una lettera timbrata e scritta in lingua spagnola dall’autorità giudiziaria. A quel punto, gli investigatori dell’Arma effettuavano un tentativo di consegna “controllata” agli indirizzi indicati nella busta, documentando che presso un negozio di Bologna (completamente estraneo alla vicenda), uno degli impiegati era interessato al ritiro. Lo scambio non avvenne perché una seconda impiegata (estranea ai fatti), in servizio presso quell’esercizio, lo rispediva al mittente perché in quel negozio ritiravano plichi provenienti esclusivamente da un determinato corriere.

LE ATTIVITA' TECNICHE DEI CARABINIERI. Da li iniziavano i servizi di osservazione e pedinamento, da cui veniva identificato un trafficante rumeno quarantaquattrenne in contatto con altri trafficanti rumeni domiciliati nella Repubblica di Costa Rica. Sono state documentate almeno tre cessioni di cocaina da parte del rumeno in favore di un bolognese trentaduenne in servizio presso il negozio, dove risultava presente anche un altro commesso, a conoscenza del traffico di droga. Il negozio e i suoi proprietari sono però estranei. Questi, in attesa delle forniture di droga da parte del rumeno e per soddisfare le numerose richieste degli acquirenti che lo contattavano, si rivolgeva per l’approvvigionamento di cocaina a diversi spacciatori italiani e magrebini che di volta in volta venivano intercettati. Diversi fornitori venivano tratti in arresto. Sono stati identificati circa 200 clienti. 

Fino ad oggi, quanto i Carabinieri dei Comandi Provinciali di Bologna, Verona, Pesaro e Pistoia, 5° Reggimento Carabinieri Emilia Romagna, 13° Nucleo Elicotteri di Forlì e il Nucleo Cinofili di Bologna, hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP dott. Mirko Margiocco, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, dott. Stefano Orsi: Custodia Cautelare in Carcere per sette persone, arresti domiciliari per due persone, arresto in flagranza di reato per quattro persone. Sono tutti accusati di detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze stupefacente.

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