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Cronaca

Malati oncologici e rincari, ANT: "Meno donazioni e costi più alti"

Gli alti costi dell'energia colpiscono imprese e famiglie, soprattutto le meno abbienti, ma rischiano di minare anche il cosiddetto "terzo settore"

Gli alti costi dell'energia colpiscono imprese e famiglie, soprattutto le meno abbienti, ma rischiano di minare anche il cosiddetto "terzo settore", ovvero quegli enti senza scopo di lucro che vivono anche di donazioni e con le loro attività affiancano, e spesso alleggeriscono, le istituzioni 

Uno di questi è Ant (Associazione nazionale tumori), nata proprio a Bologna nel 1978 per assistere gratuitamente e a domicilio i malati di tumore: "Da un lato vedremo crescere alcune voci di spesa e costi fissi, dall'altro prevediamo una contrazione nelle donazioni, viste le difficoltà a cui molte famiglie e tante aziende che ci sostengono potranno andare incontro", avverte Raffaella Pannuti, presidente Fondazione Ant.

"Assistenza a 3mila malati"

Ma "il nostro lavoro non può fermarsi. Nel caso di Fondazione Ant significherebbe lasciare sole le 3.000 persone malate di tumore che ogni giorno assistiamo a domicilio, portando cure mediche e sostegno psicologico". Dunque, dice Pannuti, "non possiamo permetterci di fermare le auto del nostro staff sanitario, 67 delle quali già ibride e ad alimentazione sostenibile, così come non possiamo chiudere le 170 sedi dove le persone vengono ad attivare i nostri servizi o a donare per permettere ad altri di usufruirne".

"Passaggio al fotovoltaico"

"Possiamo però cercare delle soluzioni, alcune più semplici e immediate come l'attivazione di una giornata di smart working settimanale per ridurre i costi, altre più complesse come il passaggio al fotovoltaico che abbiamo cominciato a progettare per la nostra sede di Bologna già da tempo e che stiamo ultimando in queste settimane", assicura Pannuti. 

Ant lavora quindi alla comunità energetica "per favorire l'utilizzo di fonti rinnovabili, ridurre la dipendenza dal gas e attivare buone pratiche di sostenibilità sul territorio". Ma in parallelo "è indispensabile che le istituzioni prevedano, così come per il mondo profit, un sistema di interventi e sgravi a supporto del Terzo settore per far fronte alla situazione. Un aiuto che ci aspettiamo, ma senza restare passivi: la ricerca di soluzioni nuove e modelli replicabili è insita nel concetto stesso di volontariato", conclude Pannuti. (dire)

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