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Cronaca

Bolle covid, allarme Cisl: "Fanno star male aree mediche Maggiore"

Le parole del sindacato sulla situazione nell'ospedale

Le Aree mediche dell'Ospedale Maggiore di Bologna 'stanno male': sono in sofferenza, "in forte criticità" dice la Cisl, "per via delle numerose 'bolle' e di personale allo stremo".

Se si sale al decimo piano del Maggiore e si entra in Area medica si trovano oggi "più di otto pazienti Covid positivi all'interno delle cosiddette 'bolle', e qui non si tratta più di assistenza a pazienti fragili che entrano per le loro patologie ma pazienti che diventano Covid positivi, all'interno della stessa unità assistenziale, e si vedono peggiorare il loro quadro clinico", racconta la Cisl per dare l'idea di quanto le cose si stiano mettendo male.

E in contemporanea "il personale è in forte criticità perché è lo stesso in assistenza normale con continui cambi e vestizione tra un paziente in area 'bolla' e il paziente in assistenza ma non Covid", il tutto con "il rischio di elevato contagio degli operatori e dei pazienti".

E così Michele Vaira, segretario della Cisl Fp all'Ausl di Bologna va all'attacco: l'Azienda sanitaria "non ha attivato nessun piano emergenziale di potenziamento di organico nel turno h24 in quelle aree fortemente sotto pressione" dove quindi "urge potenziare il personale infermieristico e gli operatori socio sanitari per garantire la migliore gestione e l'approccio assistenziale ai pazienti che vengono ricoverati per le loro patologie e anche per il Covid. Qui non si tratta di Aree mediche ma di veri e propri reparti di malattie infettive".

Scendendo ai piani bassi del Maggiore poi, a quanto pare le cose non vanno molto meglio: "Oggi alle 13 abbiamo fatto fatto un sopralluogo anche in Ps e la situazione è critica. quasi fuori controllo". La Cisl ha contato 23 pazienti in attesa di visita, due in barella che aspettavano il triage e pazienti "che necessitano di barelle ma sono costretti a stare seduti o in carrozzina o sulle sedie perché sono finite le barelle". Una "situazione surreale e il personale è allo stremo, non c'è la fa più", dice Vaira.

"Si parla solo di Ospedale di comunità e infermiere di famiglia ma qui la realtà è ben altra e bisogna intervenire subito sui posti letto che mancano e sulle 'bolle'. Chiediamo che l'Azienda intervenga subito con il potenziamento del personale con assunzioni dalla graduatoria che ancora ad oggi è in essere sia di personale infermieristico che di Oss, ma anche il personale ostetrico: anche l'area materno infantile del Maggiore e di Bentivoglio sono allo stremo".

Bisognerebbe potenziare l'organico in sala travaglio-parto, l'ambulatorio di accettazione, la degenza ostetrica. "Insomma va rivisto tutto il progetto assistenziale di tutte le aree interessate, da quelle Mediche a quelle chirurgiche dove i posti letto sono quasi introvabili per arrivare a tutta l'assistenza ostetrica sul territorio e a tutta l'area materno infantile dell'Ausl.

Non è pensabile trovare strategie giorno per giorno come se il Covid oggi ci fosse, domani forse e dopodomani ritorna". La Cisl evidenzia che anche gli ospedali di Bentivoglio, Budrio e San Giovanni "sono pieni di pazienti Covid e 'bolle' e l'Ausl ad oggi non ci ha ancora dato una mappatura esatta e completa delle varie aree per paura di riconoscere l'indennità di malattie infettive". (Dire)

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