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Cronaca

Logistica, la denuncia di Sì Cobas: "Nuovo caso covid all'Interporto"

Si presenta a pochi giorni dall'ultimo focolaio alla Tnt e a poche settimane dai contagi alla Bartolini. Piazza (M5S): "I vostri utili sono aumentati, in conseguenza della pandemia, vengano usati per combattere la causa che li ha generati: il covid-19"

Ci sarebbe un nuovo caso di positività al covid-19, questa volta all'Interporto di Bologna: si tratterebbe di un lavoratore di una cooperativa. A segnalarlo è il sindacato Si-Cobas, che oggi ha inviato la richiesta all'azienda di procedere con test sierologici e tamponi a tutto il personale.

Il lavoratore positivo al covid, riferisce il sindacato, "ha avuto conferma da parte delle autorità sanitarie locali, che hanno provveduto all'indicazione del suo isolamento presso il domicilio. Si precisa inoltre che ha dato medesima comunicazione anche all'azienda, dove ha lavorato fino a venerdì 10 luglio" si legge in una comunicazione firmata da Eleonora Bortolato e Tiziano Loreti del coordinamento Si-Cobas Bologna, inviata anche a Regione e Prefettura.

Il nuovo caso si presenta a pochi giorni dall'ultimo focolaio alla Tnt di via Cristoforo Colombo e a poche settimane dai contagi alla Bartolini.

"Chiediamo che vengano celermente disposti i necessari controlli a tutto il personale, come previsto dalla normativa vigente e indicato dalle autorità locali in seguito al pericoloso susseguirsi di focolai all'interno del comparto logistico territoriale", continua il sindacato di base, in caso contrario "al fine di tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori e delle loro famiglie, a partire da oggi stesso potranno assentarsi dal luogo di lavoro assicurandosi una quarantena preventiva fintanto che non si procederà alle indagini" oltre a chiedere le "sanificazioni immediate del luogo di lavoro". Infine, in caso di quarantena preventiva, "l'azienda retribuisca tutti i dipendenti poichè assenti dal posto di lavoro per causa covid-19".

Nei giorni scorsi, proprio l'Interporto aveva dato notizia dell'attività di un ambulatorio mobile per "indagare sulla prevalenza di anticorpi a SARS-CoV-2 tra gli operatori delle imprese presenti nell'hub".

Il 2 luglio scorso, Paolo Pandolfi, direttore del dipartimento di igiene pubblica dell'Ausl di Bologna, aveva dichiarato che, almeno allora, l'Interporto non era un'area che presentava casi. 

Sul caso, oggi in consiglio comunale, è intervenuto il consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Piazza: "Credo sia necessario fare un ragionamento. Ormai sono due grossi focolai, entrambi in aziende di logistica e non credo di sbagliarmi dicendo che non è finita qui. La catena di subappalti non deve essere la scusa per la mancanza di controlli con un rimpallo di responsabilità. Ricordo che il settore della logistica, è stato uno dei pochi che ha visto una crescita a causa della pandemia e dell’aumento degli acquisti online" ha incalzato il grillino "i bagni, gli spogliatoi, le mense... Tutti gli spazi comuni che, lo ricordo, sono oggetto di dettagliate indicazioni nei protocolli nazionali per la sicurezza sui luoghi di lavoro in tema di accessi contingentati, tempi di permanenza, sanificazioni ecc... - quindi - dobbiamo capire come si lavora in questi settori che sono involontariamente stati i protagonisti di questa pandemia. Quale è il profilo di questi lavoratori e dovremmo chiederci anche come vivono oltre che come lavorano? La Logistica si conferma anche in questa fase un settore protagonista della pandemia: all’inizio lo è stato dal punto di vista del lavoro dato l’aumento delle richieste di acquisti online. Oggi è tornato alla ribalta per i focolai dello stesso virus che ne ha causato la crescita.
Allora lancio una proposta alle aziende: se davvero i vostri utili sono aumentati, ricordatevi che quegli aumenti sono la conseguenza di una pandemia, non di una situazione di mercato sana o normale. Credo sia giusto che parte di quegli utili vengano usati per combattere la causa che li ha generati: il covid-19".

Per Matteo Rancan, capogruppo della Lega in Regione il numero di tamponi, "continua ad essere esiguo, se si pensa che il record della settimana scorsa (martedì 7 luglio) è stato di 6.626, mentre l'ex commissario Venturi aveva promesso che la nostra regione avrebbe raggiunto quota diecimila tamponi giornalieri entro la metà del mese di maggio e, nei giorni immediatamente successivi - inoltre, attacca il leghista - l'assessore alle politiche per la salute, Raffaele Donini, aveva confermato tale impegno posticipandolo alla fine del mese di maggio; in previsione di arrivare a poter poi effettuare 15.000/20.000 tamponi al giorno a settembre. La maggior parte dei nuovi contagi è causato dai focolai tra Modena e Bologna che sono ben noti alle autorità sanitarie. Eppure la Regione continua a fare spallucce non solo dei nostri solleciti, quanto del rischio che i numeri del contagio possano tornare a crescere". 

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