Coronavirus, calcolo metro di distanza: nuova ordinanza Bonaccini
Sia in spazi chiusi che all'aperto, e limite massimo di 350 partecipanti alle cerimonie religiose
Il metro di distanziamento quale misura di sicurezza per evitare il contagio da Covid-19, va misurato con la distanza che intercorre dalle rime buccali dei soggetti interessati, ovvero da bocca a bocca. Questo in ogni contesto, sia in spazi al chiuso che all’aperto e caratterizzati da posizioni fisse e prestabilite. Lo prevede la nuova ordinanza firmata oggi, 24 luglio, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
TESTO ORDINANZA 24 LUGLIO 2020 - DECRETO N. 151_2020
Inoltre, il provvedimento ridetermina il numero massimo dei partecipanti alle cerimonie religiose, dato dalle sedute utilizzabili al fine di garantire il distanziamento in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, ma in ogni caso nel limite massimo di 350 persone. Questo in omogeneità con quanto già disposto per cinema, teatri e luoghi dedicati agli spettacoli.
Nuova ordinanza: cosa prevede
1. Il metro di distanziamento imposto da disposizioni e protocolli vigenti in Emilia-Romagna, per il contenimento del
contagio da Covid-19 in tutti i contesti sia in spazi al chiuso che all’aperto e caratterizzati da posizioni fisse e
prestabilite, è misurato come distanza che intercorre dalle rime buccali dei soggetti interessati;
2. Per le celebrazioni che si svolgono all’interno degli edifici religiosi, il numero di partecipanti è determinato dal numero di sedute utilizzabili al fine di garantire il distanziamento tra i partecipanti in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi ma in ogni caso nel limite massimo di 350 persone;
3. Le violazioni alla presente ordinanza, applicate ai sensi dell’art. 4 del Decreto-legge n. 19/2020, sono accertate dai soggetti di cui all’articolo 13, della L. n. 689/1981;
4. La presente ordinanza è pubblicata integralmente sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico ed è trasmessa al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della Salute ed è altresì notificata ai Sindaci e ai Prefetti della Regione.