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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Focolaio covid Bartolini, Sì Cobas: "Saliti a 118 i contagi, altri casi in altri impianti"

"I lavoratori condividono spogliatoi e mensa. I bagni sono utilizzati anche dai corrieri e dai lavoratori delle agenzie interinali, che cambiano ogni giorno". Il 2 luglio, presidio in Piazza Maggiore

Il sindacato Si Cobas torna a chiedere al Comune di occuparsi delle condizioni di lavoro nel magazzino di Bartolini alle Roveri, epicentro di un focolaio di Covid-19 "che per ora ha portato all'individuazione di oltre cento positivi al tampone. "Mentre scriviamo sono saliti a 118 i contagi tra i lavoratori Brt delle Roveri, e altri casi sono stati individuati negli impianti Sda, Tnt, Dhl, Palletways", denuncia il sindacato autonomo, che domani si ritroverà nuovamente in piazza Maggiore per chiedere "un incontro urgente con la giunta comunale perchè, ascoltando lavoratori, responsabili per la sicurezza e sindacato, senza più titubanze, i luoghi in cui non sia garantita la sicurezza di chi lavora vengano chiusi, sanificati e riorganizzati non in funzione del profitto ma della salute".

Il Si Cobas ricorda che sono 130 i lavoratori che in Bartolini alle Roveri, al cambio turno, condividono gli spogliatoi e alle 19.30 la mensa. "I bagni sono in totale 10, utilizzati anche dai corrieri e dagli oltre 30 lavoratori delle agenzie interinali, che cambiano di giorno in giorno. Dopo i primi casi è solo il Si Cobas a fermarsi in due scioperi, a chiedere fin dal 15 giugno interventi drastici, come la chiusura, all'Azienda, alle Ausl e alla Prefettura, senza esito alcuno", contesta il sindacato che dà appuntamento al presidio del 2 luglio in Piazza Maggiore, con conferenza stampa alle 11.

"In Brt, come in tutto il settore della Logistica, lavorano i facchini dipendenti di cooperative o società mordi e fuggi in appalto, così i corrieri suddivisi in decine di cooperative, e i lavoratori delle agenzie interinali, quelli più ricattabili, quelli che lavorano un giorno qui ed uno lì - si legge nella nota - due dei contagiati provenivano dal Centro di accoglienza di via Mattei. La stragrande maggioranza di questi lavoratori sono infatti immigrati. Mentre il settore della logistica incrementa a ritmi sostenuti i suoi profitti, questi lavoratori sono stipati in capannoni privi dei più elementari diritti e comfort. La catena del loro sfruttamento lavorativo e sociale corrisponde a quella del contagio", scandisce la sigla. (Agenzia dire) 

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