Covid in risalita, torna in su l'incidenza dei positivi
I dato temuto in primavera, quello che sanciva il passaggio da un colore a un altro ha ricominciato a guadagnare terreno
Per ora non è u gran numero, ma l'andamento è di nuovo all'insù. Tocca quota 17,1 l'incidenza dei positivi ogni 100mila abitanti in Emilia-Romagna, un dato ancora lontano da quel 50 che farebbe passare la regione in zona gialla, ma comunque un segnale di impatto della cosiddetta variante Delta del virus, e questo la netto anche delle vaccinazioni, che hanno toccato quasi due terzi dei residenti con la prima dose e quasi uno su due con i ciclo completo.
Le persone più vulnerabili sono state immunizzate all'85%. Riguardo poi all'efficacia dei vaccini, sul totale dei positivi, è stato riscontrato meno del 5% sono persone che hanno contratto il Covid nonostante fossero già vaccinate.
A fare il punto è l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, con un'informativa in commissione.
Ad oggi, inoltre, il 63% delle scorte di vaccino in magazzino (circa 330mila dosi) sono fiale di Astrazeneca e Johnson & Johnson, indicate quindi per chi ha più di 60 anni.
L'obiettivo ora è "sensibilizzare alla vaccinazione più cittadini possibile", spiega Donini. In particolare, ribadisce l'assessore, "ci impegniamo a garantire le vaccinazioni, con la massima flessibilità, al personale delle scuole non ancora vaccinato nonché ad alunni e studenti.
Attiveremo anche stazioni mobili dedicate alle vaccinazioni davanti alle scuole e daremo la possibilità ai ragazzi, a una settimana dall'inizio delle scuole, di effettuare test antigenici rapidi gratuiti nelle farmacie". Si cerca poi di capire quali saranno i protocolli da seguire in caso di focolai alla riapertura delle scuole.
Il Ministero, spiega l'assessora regionale all'Istruzione, Paola Salomoni, "sta lavorando per arrivare a una bozza con le indicazioni per la ripresa dell'attività scolastica a settembre. Quando ci saranno indicazioni certe si procederà anche ad aggiornare il piano dei trasporti. L'obiettivo è riportare a scuola già all'inizio dell'anno scolastico tutti gli studenti".
Scontro sui trasporti: "Evitiamo di trovarci come l'anno scorso"
Critiche a Donini arrivano dal centrodestra. Michele Barcaiuolo di Fdi chiede dati più chiari e sollecita "impegni precisi nell'organizzazione dei trasporti, per evitare di ritrovarci come l'anno scorso". Per i leghisti Simone Pelloni e Matteo Montevecchi serve particolare attenzione per le aule e i bus, "che devono diventare Covid free".
Inoltre, "anche gli studenti non vaccinati hanno diritto alla scuola in presenza. La vaccinazione deve essere libera e consapevole, la scuola deve essere per tutti". Valentina Castaldini di Forza Italia invita a "lavorare seriamente per partire da subito al 100%" di presenza a scuola, ricordando che ad oggi "il 75% dei ragazzi non ha neanche fatto la prima dose di vaccino".
Per Stefania Bondavalli della lista Bonaccini, invece, "i dati sono abbastanza incoraggianti, anche se è fondamentale la campagna vaccinale. Va comunque tenuta alta l'attenzione, anche per favorire a settembre il ritorno a scuola di tutti i ragazzi, incentivando le vaccinazioni". Sulla stessa linea la dem Katia Tarasconi. "È evidente che la curva sta risalendo- afferma- ma è altrettanto evidente che le ospedalizzazioni non stanno aumentando. Comunque c'è preoccupazione, occorre proseguire con forza con la campagna di vaccinazione, cerchiamo di convincere i ragazzi e i genitori". E avverte: "Il green pass non può essere considerato uno strumento discriminatorio per qualcuno.
Igor Taruffi di Emilia-Romagna Coraggiosa sottolinea: "Nessuno tifa perché il prossimo anno ci siano ragazzi in didattica a distanza, ma non possiamo negare il problema. Ci sono stati tanti morti, dobbiamo vaccinare quanta più gente possibile, anche se essere vaccinati non azzera la possibilità di contrarre il virus". (San/ Dire)