rotate-mobile
Cronaca

Covid e nuova variante, l'indice Rt torna a salire: "Con un valore così ecco cosa dobbiamo aspettarci"

L'anticipazione dettagliata di Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna

Ancora ampiamente sotto il livello di guardia "ma la preoccupazione c'è". Quasi fosse una replica della primavera 2021 (ma questa volta con la copertura dei vaccini a regime) si stanno avvertendo anche nel bolognese i primi segnali di inversione di tendenza della curva pandemica. L'indice Rt infatti è tornato a salire sopra quota 1.

Ad anticiparlo è Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna, questa mattina in Regione a margine dell'iniziativa per celebrare i 30 anni del 118. "La preoccupazione è che c'è oggettivamente un rimbalzo dei casi e un Rt che va a replicare di nuovo il virus- segnala Bordon- speriamo che questa ripresa di onda sia legata a pochi giorni o settimane. Chiediamo sempre massima attenzione e responsabilità alle persone, soprattutto nei luoghi chiusi".

Covid Bologna ed Emilia-Romagna, il bollettino di oggi: tutti di dati in diretta

Rt di nuovo sopra quota 1: "Per ora ricoveri tengono"

Al momento, spiega il dg, "siamo in una fase in cui l'Rt a Bologna supera di nuovo l'1: siamo a 1,10. Abbiamo avuto una media negli ultimi sette giorni di oltre 800 contagi e ora sfondiamo i mille. Quindi dobbiamo sempre porre massima attenzione". Negli ospedali, aggiunge Bordon, "c'è qualche ricovero in più, ma per fortuna sono rari i casi di polmonite bilaterale. Spesso sono persone che sono in ospedale per altri motivi e si scopre che hanno il Covid, magari con bassa sintomatologia".

La nuova ripresa dei contagi potrebbe essere dovuta alla variante Omicron 2? "E' sicuramente presente e ha una prevalenza rapida -conferma Bordon- quindi immaginiamo che i casi di contagio siano comunque da Omicron. Pare che abbia una diffusione molto rapida, quindi è possibile che sia così".

Rifugiati Ucraina, 2.800 permessi sanitari in città: screening covid e tubercolosi

Il ruolo di della nuova variante omicron 2

Secondo le stime dell'Ausl di Bologna, dunque, si presuppone "che qualche rimbalzo ci sarà tra fine marzo e inizio aprile- dice Bordon- speriamo in numeri contenuti, ma non ci aspettiamo una grande pressione sugli ospedali. Pensare però di avere un livello zero di ospedalizzazione per il Covid nelle prossime settimane non è reale". Piuttosto è da immaginare che "per molto tempo dovremo convivere con reparti Covid nelle nostre strutture in maniera fisiologica- avverte il numero uno Ausl- ma se è fisiologica, vuole dire che non compromette la nostra mission, che è fare anche altro ovviamente".

Il 118 festeggia 30 anni, in Regione la premiazione simbolica di 22 persone: "Grazie a tutte le donne e gli uomini"

Dopo due anni di pandemia, ragiona ancora Bordon, "sappiamo che il virus non fa sconti e dobbiamo guardare con realtà quello che è successo, anche le fasi storiche in cui la pandemia ha colpito di più, cioè in autunno, in inverno e in primavera con alcuni rimbalzi. In estate invece le cose migliorano. E' tutto legato alle varianti e all'alta coperturta vaccinale. Ci dovremmo chiedere cosa sarebbe successo questo inverno se non avessimo avuto il tasso di vaccinazioni che abbiamo avuto", rimarca il direttore generale dell'Ausl di Bologna. (San/ Dire)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid e nuova variante, l'indice Rt torna a salire: "Con un valore così ecco cosa dobbiamo aspettarci"

BolognaToday è in caricamento