Giornata ricordo vittime Covid: 3700 targhe sul Crescentone
Il numero di deceduti bolognesi durante la pandemia. L'iniziativa promossa da una cordata di quindici associazioni
"Non c'è futuro senza memoria" è il tema della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, che dal 2021 cade il 18 marzo di ogni anno, in ricordo delle vittime di quello che resta uno dei drammi più terribili di questi ultimi anni.
In occasione di questa commemorazione in Piazza Maggiore domenica 13 marzo si sistemeranno sul Crescentone i nomi degli oltre 3.700 bolognesi che sono deceduti a causa del Covid-19, ognuno scritto a mano su una targhetta di alluminio bianco assieme all'anno di nascita e accompagnato da una piccola candela LED a illuminare il buio della notte che abbiamo attraversato in due anni di pandemia.
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Dall'ultracentenaria Alda, nata nel 1914, fino al piccolo Mahmoud del 2019. Dalle ore 10 fino alla mezzanotte di domenica, saranno inoltre chiamati ad uno ad uno, per nome, per ricordarli e ridare loro la giusta dignità dopo mesi in cui sono stati principalmente numeri nei bollettini quotidiani sull'avanzare dell'epidemia.
Durante la giornata porteranno la loro personale memoria i rappresentanti delle istituzioni, delle Forze dell'Ordine della società civile e delle diverse confessioni religiose. Tra questi, il sindaco di Bologna Matteo Lepore e l'ex sindaco Virginio Merola, S.E. Matteo Zuppi Arcivescovo di Bologna, Yassine Lafram presidente dell'Unione Comunità Islamiche Italiane, Alberto Sermoneta Rabbino capo di Bologna, Daniela Guccione responsabile Segretariato Attività Ecumeniche di Bologna. Tra le testimonianze anche quelle degli operatori sanitari dei Pronto soccorso, delle Terapie intensive e delle Malattie infettive dell'Azienda USL di Bologna e del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi, che hanno accompagnato tante persone nelle loro ultime ore.