rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Covid, al Maggiore riconvertiti altri due reparti: "La difficoltà è riuscire a dare risposta a tutti i tipi di patologie "

Regole più stringenti per i visitatori e personale. Nuove riconversioni. Problema liste di attesa. Sospensioni sanitari No vax. Così la situazione dell'ospedale Maggiore alla sfida con questa quarta ondata covid

Regole per le visite più stringenti e reparti riconvertiti ad aree covid. Liste di attesa per prestazioni ospedaliere difficili da assottigliare. Gli ospedali costretti ancora a cambiare pelle e fare i conti con il coronavirus giunto ormai alla sua quarta ondata.

Al Maggiore di Bologna altre due medicine sono state adibite ad ospitare pazienti covid. Si sommano alle aree già riconvertite nelle settimane precedenti. Il riassetto naturalmente impatta sull'economia dell'ospedale, che deve comunque far fronte anche alle altre patologie. Poi c'è il nodo del personale mancante, al netto anche delle sospensioni per coloro che hanno scelto di non vaccinarsi. Sono diversi i temi toccati dalla dottoressa Giuliana Fabbri, Direttore Presidio Unico Ospedaliero, tracciando il quadro della situazione del nosocomio felsineo a fine novembre. 

area covid medici maggiore dott fabbri ospedali-2

Riconversione reparti covid

Situazione al Maggiore alla fine della scorsa settimana vede la riconversione di due medicine, per un totale di altri 66 posti letto covid disponibili. Si somma alla medicina del sesto piano già riconvertita nelle scorse settimana e agli 11 posti letto di aree critica, ovvero dove sono ricoverati i pazienti covid più gravi. Sono i numeri snocciolati dalla dottoressa Fabbri,  che sottolinea: "Sono riconversioni che impattano sull'economia dell'ospedale. Infatti in questo momento di cono pazienti (non covid) affetti da varie patologie che si presentano al pronto soccorso molto più di frequente che in prima ondata. La difficoltà è riuscire a dare risposta a tutte le tipologie di pazienti".

Covid, il piano Ausl: +82 posti letto, sms a tappeto e nuovi hub: "Terza dose il prima possibile" | VIDEO 

Dalle liste di attesa allungate al personale no vax sospeso, criticità che si sommano a criticità

Se nelle precedenti ondate ci sono state riconversioni più ampie e ricoveri maggiori, fa notare la dottoressa, è anche vero che c'erano una serie di servizi ridotti, differentemente da quanto accade oggi. Quindi sui nosocomi ricade la doppia gestione dell'ordinario e della rinvigorita pandemia. Qui si apre il tema delle liste di attesa on tempistiche allungate: "Dobbiamo giocare con la logistica e le risorse che sono anche stanche", rimarca Fabbri . Su questo aspetto pesa anche la mancanza di risorse che hanno deciso di non vaccinarsi (si parla di diverse decine) e per questo sono state sospese dal servizio. Criticità che si aggiunge a criticità. 

Misure inasprite tra le corsie

Per evitare la diffusione del contagio sono entrate in vigore la scorsa settimana  norme più stringenti sia per i visitatori che per gli operatori. La mascherina richiesta è la Fp2 per il personale e sui visitatori c'è l'accesso a un solo caregiver. "E' evidente che ci sono situazioni per le quali la presenza di un caregiver è necessaria e quindi si ragiona in ottica diversa, penso al fine vita ad esempio", aggiunge la dottoressa, ribadendo come queste norme più severe siano necessarie   anche a fronte di recenti casi covid sorti proprio tra le corsie dell'ospedale. "Dobbiamo garantire la sicurezza di pazienti e personale, prima di tutto, insieme alle cure", chiosa Fabbri

Boom di bambini (anche molto piccoli) ricoverati per problemi respiratori: "Pediatria come i reparti covid" 

Terza dose: prenotazione aperta a over18 dal 1 dicembre 2021 

Aumento contagi Covid, via all'obbligo di mascherine anche all’aperto nel centro

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid, al Maggiore riconvertiti altri due reparti: "La difficoltà è riuscire a dare risposta a tutti i tipi di patologie "

BolognaToday è in caricamento