rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Covid e sanitari che rifiutano il vaccino: "Via una parte di paga", e la Regione ipotizza l'inidoneità

Anche la direttrice del Sant'Orosla Chiara Gibertoni interviene sul tema. A viale Aldo Moro intanto l'assessore alla salute Raffaele Donini richiama una circolare dove si illustra la possibilità dell'inidoneità al servizio

Nel momento in cui si scrive è solo una proposta, ma nel frattempo anche a Roma il governo la starebbe valutando: quella di decurtare una parte di salario ai sanitari che rifiutano di vaccinarsi contro il Covid, un fenomeno che sebbene presente in percentuali minime, ha agitato non poco anche i vertici sanitari e politici dell'Emilia-Romagna.

A commentare positivamente alla possibilità è stata anche Chiara Gibertoni, direttrice del policlinico Sant'Orsola. "Il tema del rifiuto della vaccinazione c'era anche prima del Covid -ricorda Gibertoni parlando a margine di una iniziativa oggi a Bologna in cui ha fatto il punto sul coronavirus- e fino a quando parlavamo di vaccinazioni non obbligatorie come morbillo e varicella i numeri erano piccoli. Ma per le dimensioni e i volumi dell'attuale pressione sugli ospedali sul Covid quando dobbiamo avere il 100% di operatori vaccinati".

Meno con favore è vista l'ipotesi di allontanamento o, peggio, di licenziamento, anche perché "allontanare anche gli operatori inidonei diventa un elemento di grande difficoltà per chi gestisce le strutture", progsegue Gibertoni. Scetticismo anche su un eventuale spostamento di chi rifiuta il vaccino da un reparto più impegnativo a uno in cui la persona non vaccinata per il Covid non può nuocere ai pazienti. "Rischia di far diventare la strada del non vaccinarsi un modo per essere spostato da quelle situazione un po più pesanti", conclude la direttrice del Sant'Orsola.

Donini: "A rischio l'idoneità al lavoro, ci sono precedenti"

Di inidoneità alla mansione per si occupa dei pazienti più a rischio e non si vuole vaccinare ha parlato invece l'assessore alla salute Raffaele Donini, citando anche una circolare del 2018. "Siamo assolutamente convinti -afferma Donini- della necessità della vaccinazione del personale sanitario contro il Covid e, proprio per questo, abbiamo ribadito con una circolare un provvedimento che in Emilia-Romagna esiste già dal 2018, applicato in tutte le aziende sanitarie per la protezione dalle patologie più gravi trasmesse per via ematica e aerea che si possano prevenire col vaccino".

Chi è "più esposto a contrarre l'infezione e a diventare veicolo di contagio, insomma, utilizzi l'arma più forte per proteggere sé e gli altri: il vaccino", è la sollecitazione di Donini. Per queste ragioni "accogliamo con favore la determinazione del Governo di intervenire in tal senso".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Covid e sanitari che rifiutano il vaccino: "Via una parte di paga", e la Regione ipotizza l'inidoneità

BolognaToday è in caricamento