Il Covid 'libera' Vergato: reparti dell'ospedale tornano ordinari
Normali attività sanitarie riprendono dopo oltre un anno
L'ospedale di Vergato chiude dopo un anno i reparti Covid, ridestinandoli alle attività ordinarie. La notizia arriva dal distretto Ausl e dal unione dei comuni dell'Appennino.
Da ieri, 16 maggio, sono "riprese le normali attività di ricovero nel reparto di Medicina interna e di lungodegenza". Nei giorni a venire seguirà anche la riapertura dell’area dedicata ai posti letto tecnici di cure intermedie.
Con 36 posti letto dedicati, il reparto Covid di bassa intensità di Vergato ha supportato il percorso di guarigione di oltre 600 cittadini colpiti da infezione Sars-Cov-2, molti dei quali provenienti dalla città.
“Questo è per tutti noi un momento di grande gioia – commenta Nicolino Molinaro, responsabile dell’area covid di Vergato. Assistere alla riapertura del reparto di Medicina interna acuti e lungodegenza ci fa tornare in mente tutti i momenti difficili che siamo riusciti ad affrontare grazie alla sinergia instaurata tra i diversi professionisti della salute: medici, infermieri, fisioterapisti, operatori socio sanitari del nostro ospedale e non solo”.
Lo scorso 11 maggio, infatti, si è svolto un incontro tra i vertici dell’Ausl di Bologna, tra i quali era presente il direttore Paolo Bordon, il sindaco di Vergato Giuseppe Argentieri, il presidente del distretto socio-sanitario dell’Appennino Bolognese, Alessandro Santoni.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le azioni che l’azienda sanitaria intende portare avanti e, al contempo, sno state avanzate richieste e ulteriori garanzie. I temi su cui si è incentrata la riunione sono stati: una maggiore progettualità e funzionalità dei servizi della struttura che copre un importante e vasto territorio dell’Appennino.
Ospedale di Vergato: in arrivo altre risorse per potenziarlo
In particolare, gli amministratori hanno chiesto che l’idea originaria del progetto riferito al terzo piano dell’Ospedale (e per il quale l’Ausl ha previsto 500mila euro) sia rivisto e che accanto alla destinazione originaria (trasferimento della dirigenza amministrativa da Porretta a Vergato) siano previsti anche spazi per i servizi sanitari a favore dei cittadini.
Una richiesta che ha trovato l’apertura dei dirigenti sanitari, i quali si sono detti disponibili a rivedere il progetto iniziale. Gli stessi hanno illustrato i finanziamenti previsti: 300 mila euro saranno destinati per migliorare il reparto di riabilitazione e ulteriori 450 mila euro andranno a migliorare l’accessibilità del Pronto Soccorso.
Sarà creata, infatti, una divisione tra gli spazi cosiddetti “sporco e pulito”. Attività, queste, accolte con favore dagli amministratori locali che hanno avanzato delle richieste. Anzitutto riportare l’attività del Ps per tutto il giorno (e quindi h24) e non su 12 ore come è attualmente. Che venga ripristinato il servizio di analisi di laboratorio e sia riattivata la 3 ambulanza per il servizio emergenza/urgenza.
“Gli investimenti previsti dall’Ausl di Bologna a favore dell’Ospedale sono notizie positive non solo per la comunità di Vergato ma per tutti i cittadini dell’Appennino che usufruiscono del servizio sanitario. Allo stesso tempo, però, chiediamo maggiori garanzie nell’implementazione dei servizi come promessi e, soprattutto, tempistiche certe” ha dichiarato il sindaco di Vergato, Giuseppe Argentieri.
“Abbiamo bisogno di consolidare e qualificare i servizi sanitari, e su questo la disponibilità che ci ha fornito Ausl è sicuramente un utile ed importante punto da cui partire. Ritengo opportuno però che nessuna modifica all’attuale organizzazione dei servizi possa essere disposta prima di essere stata condivisa in questo tavolo e soprattutto in sede di comitato di distretto, all’Interno del quale ad oggi nessun progetto o azione di ridefinizione dei servizi è stata mai discussa” ha spiegato il presidente del distretto sociosanitario dell’Appennino bolognese, Alessandro Santoni.