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Cronaca

Appalto perso al Sant'Orsola: il presidente Cpl si lamentò con Errani e D'Alema

L'inchiesta sulla Cooperativa non arriva a Bologna, la competenza sarà della Procura di Modena, ma dal capoluogo emiliano passa un appalto sulla centrale termica dell'ospedale Sant'Orsola

L'inchiesta sulla Cooperativa CPL Concordia non arriverà a Bologna, la competenza sarà della Procura di Modena. Si è trattato di un "mero errore" chiariscono dal Tribunale del Riesame partenopeo, ma dal capoluogo emiliano passa un appalto sulla centrale termica dell'ospedale Sant’Orsola.

Nicola Verrini, responsabile commerciale della cooperativa, anch'esso arrestato nei giorni scorsi per l'affaire metanizzazione dell’isola di Ischia, avrebbe riferito di uno sfogo del presidente Cpl Roberto Casari con Massimo D'Alema, che si trovava nell'isola per la presentazione del suo libro e del suo vino (poi acquistati, come emerso dalle intewrcettazioni), per la perdita di un appalto all’ospedale Sant’Orsola. Anche Vasco Errani avrebbe raccolto le lamentele del numero uno della Cpl.

Dunque l'ex presidente del Consiglio e l'ex presidente della Regione potrebbero essere chiamati in Procura come persone informate sui fatti sula gara vinta nel 2011 dalla Manutencoop per la costruzione e la manutenzione della centrale termica del policlinico. Cpl denunciò e venne aperto un fascicolo nel 2013 per falso e turbativa d'asta, mentre i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato vennero respinti. Respinta dal
Gip Andrea Scarpa anche la richiesta di misure interdittive per alcuni membri della commissione aggiudicatrice dell'appalto. Il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha annunciato che la Procura ricorrerà in appello.

Sempre Verrini avrebbe riferito di aver chiesto a Stefano Bonaccini, all’epoca responsabile Enti locali del Partito Democratico, di incontrare Giuseppe Ferrandino, sindaco di Ischia, in vista delle elezioni europee. “Anche se il presidente Bonaccini ha già detto di non ricordare di aver incontrato Ferrandino – chiedono i consiglieri M5S in Regione – crediamo sia doveroso da parte sua chiarire la sua posizione davanti al Consiglio regionale visto l’enorme polverone che lo scandalo Cpl sta provocando, non solo a livello locale. Siamo convinti che in tutta questa vicenda non sia possibile lasciare delle zone d’ombra. Bonaccini chiarisca una volta per tutte la sua posizione”.

LEGA NORD. Il gruppo Lega Nord in Senato ha chiesto al Ministero degli Interni e a quello del Lavoro, di "chiarire le dimensioni del fenomeno di commistione tra il malaffare e le cooperative", mentre la capogruppo del Carroccioin comune di Bologna Lucia Borgonzoni sollecita la convocazione delle commissioni consiliari: "Intreccio che, volenti o no, riconduce al nostro comune gettandolo in un cono d'ombra". Borgonzoni chiede "un approfondimento su tutte le cooperative che hanno avuto l'assegnazione di appalti (con aggiudicazione diretta o con bando) da parte dell'Amministrazione comunale bolognese. Ci interessa sapere la tipologia di lavoro e il costo di ogni signolo appalto".

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