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Cronaca Crevalcore

16 anni fa il disastro ferroviario di Crevalcore, il sindaco: "Quel giorno una nebbia terribile, solo voci e scintille"

"Mi ricordo tutto nei minimi particolari. Ero stato incaricato dal sindaco di occuparmi della Protezione civile". L'anniversario della tragedia è anche occasione per parlare con il primo cittadino, Marco Martelli, di pandemia, ricostruzione e dissesto idrogeologico

"Ricevo tante telefonate di persone che vogliono partecipare alla commemorazione". Il sindaco di Crevalcore Marco Martelli dovrà dire dei "no" il 7 gennaio, giorno del 16° anniversario del disastro ferroviario di Crevalcore che fece 17 morti e diversi feriti. Alle 12:53, si scontrano all'altezza dell'ex stazione di Bolognina il treno interregionale IR 2255, proveniente da Verona e diretto a Bologna con a bordo circa 200 passeggeri e il merci 59308 proveniente da Roma che procedeva in senso contrario, su un tratto allora a binario unico. 

"Solitamente si tiene una messa, poi ci si sposta sul luogo dell'incidente, dove c'è la lapide. Quest'anno, a causa della pandemia, si terrà solo la funzione religiosa, mentre il momento commemorativo è in forma ridotta, alla presenza delle istituzioni, dei parenti delle vittime e dei rappresentanti delle ferrovie, ma ho già capito che sarà dura, tante persone mi chiamano..."

Cosa ricorda di quel giorno?

"Tutto nei minimi dettagli. Ero consigliere comunale da 6 mesi ed ero stato incaricato dal sindaco di allora di occuparmi della Protezione civile. Ero al lavoro e mi arrivò una telefonata. C'era una nebbia terribile, sono partito in macchina per recarmi sul luogo dell'incidente, nella zona di Bolognina, non vedevo niente, credo che molte persone si siano perse nelle campagne quel giorno. Sentivo solo le voci e i rumori, vedevo solo le scintille dei flessibili del Vigili del fuoco che tagliavano le lamiere".

Dopo il terremoto, ancora apprensione a Crevalcore, la rotta del Panaro a dicembre... 

"Solo apprensione? Dopo l'esondazione mi è arrivata una telefonata dalla Protezione civile che convocava una videoconferenza per la sera alle 21. Durante la riunione mi è stato detto: 'domani il centro storico di Crevalcore potrebbe andare sott'acqua'.

Con la mappa in mano, abbiamo provato a capire dove potevamo tentare di fermare l'acqua, avevo ipotizzato di fare una barriera in corrispondenza della circonvallazione larga, quella che è la nostra tangenziale. 

Esonda il Panaro, piena in corso del Secchia

E' un po' sopraelevata quindi abbiamo pensato di mettere dei sacchi di sabbia in corrispondenza degli attraversamenti, per cui alle 3 di notte è arrivato un bilico carico di sacchi si sabbia che abbiamo scaricato nel magazzino comunale. 

Fortunatamente sono stati veloci e bravi a chiudere la falla e i canali della bonifica hanno fatto il loro dovere, l'acqua è uscita a Nonantola ed è rientrata a Finale Emilia. Quando ho sentito dell'esondazione, mi sono preoccupato perchè la pendenza naturale della Pianura Padana è verso nord-est, l'acqua va verso il Po e verso il mare, dove il livello del terreno si abbassa. Crevalcore e Ravarino erano proprio sulla direzione. 

Il Panaro in piena non riceveva l'acqua, il livello del canale si stava alzando, quindi c'è stato un altro momento di tensione, avremmo dovuto decidere se far uscire l'acqua a Palata Pepoli, sempre sul territorio di Crevalcore, e lasciare sott'acqua Nonantola, una decisione non semplice, ma per una volta è andata bene..."

Un problema che si ripresenta ogni anno....

"Non si può tutti gli anni mandare sott'acqua una zona, c'è qualcosa che non funziona, ricordiamo la rotta del Panaro e del Secchia del 2013 o quella di Budrio dell'anno scorso. Il livello dell'acqua è a due metri dalla sommità dell'argine, ma questo cede perchè gli animali fanno le tane a un metro e mezzo - due dalla sommità stessa, è tutto lì, bisogna intervenire".

Come vive il sindaco Martelli questo periodo di pandemia?

"Quando decidi di fare il sindaco sei consapevole del fatto che tutti i giorni vai in comune e hai dei problemi da risolvere, poi devi andare a casa e staccare la spina, altrimenti non puoi reggere 5 anni.

In paese c'è una parte di popolazione preoccupata per la pandemia, un'altra preoccupata per l'economia, come tutti, Conte sta provando a tenere insieme le due cose, ma fa fatica. Stiamo cercando di tenere i contagi a livelli che non mandino in crash gli ospedali, stringiamo un po', i contagi calano, poi apriamo di nuovo..."

Com'è la situazione contagi a Crevalcore? 

"Siamo stati in zona arancione, poi siamo tornati in zona gialla e ora si vedono le conseguenze: a Crevalcore a Natale avevamo 80 persone in isolamento, ora sono 130. 

Anche qui c'è il problema della casa protetta, si era salvata in primavera, con pochissimi casi, questa volta è il virus entrato di prepotenza. Con la nostra Asp gestiamo 3 case protette per 6 comuni di Terre d'Acqua, a Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Sant'Agata Bolognese. In primavera a San Giovanni è stato un disastro, con la seconda ondata Sant'Agata ha avuto un focolaio all'inizio e ora tocca a Crevalcore.

Stiamo sterminando una generazione, ma qualcuno dice che deve andare così, l'importante è andare in discoteca. Fortunatamente, quest'estate abbiamo fatto un lavoro importante con la dirigente scolastica e sta funzionando. I contagi vengono da fuori, cresime, compleanni, matrimoni... I primi 55 vaccini sono stati fatti l'ultimo dell'anno nella nostra Casa della Salute". 

Sono previsti aiuti...

"Dalla scorsa primavera, per far fronte alla crisi sociale, abbiamo distribuito 72.589 euro in buoni spesa, azione che replicheremo con le stesse cifre e modalità all’inizio del 2021, portando il contributo complessivo a 145.178 euro. Oltre all’esenzione del pagamento della Tosap, è stata concessa la possibilità, alle attività di somministrazione alimenti e bevande, di poter occupare spazi all’esterno, e abbiamo ridotto la tassa rifiuti del 20% a tutte le attività produttive, e tolto dal computo, previa presentazione di un’ autocertificazione, tutti i giorni di inattività totale. 
Abbiamo messo a disposizione delle micro-imprese, che abbiano dovuto sospendere la propria attività, uno stanziamento a fondo perduto da 100.000 euro, per un contributo massimo di 1.000 euro ad attività. 
Per le società sportive dilettantistiche abbiamo previsto, in varie forme, un contributo complessivo di 20.000 euro e l’esenzione dal pagamento delle tariffe. Naturalmente, abbiamo mantenuto inalterate tutte le normali attività e i servizi che svolgiamo normalmente a sostegno di chi si trova in difficoltà".

Progetti per l'anno?

"Oltre al ripristino delle strade, alla riqualificazione dei contri sportivi e dell'illuminazione pubblica, siamo riusciti ad avviare la gara d'appalto per il Municipio e il Teatro di Crevalcore danneggiati dal sisma del 2012. Il denaro per la ricostruzione c'è, spesso però ci scontriamo con i burocrati. Parliamo di due opere da 15milioni di euro. Se tutto procede per il meglio, l’inizio dei lavori è previsto per l’estate 2021".

Terremoto Emilia, viaggio nel cuore dell’inferno: quella notte ha cambiato tutto

"Ai 60.000 euro che normalmente investiamo per le manutenzioni agli alloggi ACER, abbiamo aggiunto altri 120.000 euro che ci hanno consentito il recupero di 13 alloggi ancora sfitti.  E poi la Ciclovia del Sole: i lavori sono praticamente giunti a conclusione, anche se, per approfittare di un clima più gradevole, l’inaugurazione slitterà a primavera 2021. Sono a buon punto anche le progettazioni relative a Villa dei Ronchi, compresa la Torre nord, a Porta Modena, ai cimiteri di Caselle e Palata.
Ci siamo convenzionati con altri Comuni per poter accedere alla vetrina di eXtraBo, lo sportello informativo in piazza Nettuno a Bologna, dove possiamo promuovere il nostro territorio, le nostre attività, le nostre strutture di ricettive, le nostre iniziative culturali e le sagre di paese". 

La ricostruzione post-terremoto va avanti...

"Sono necessari ancora tre o quattro anni, tutto il viale centrale è stato rimesso a posto, mancano solo alcuni edifici, quando sarà a posto anche il municipio, sarà un bel gioiellino". 

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