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Cronaca

L'iniziativa: lezioni di hip-hop gratis per 200 bambini: "Un linguaggio senza barriere che incentiva l'amicizia"

Al via il progetto dancER: “La danza è vita e i giovani hanno bisogno di tornare a vivere e a ridere con gli amici, soprattutto dopo gli ultimi 2 anni".

Arte, scuola, periferie. Il filo che li unisce si chiama hip hop e, non a caso, è la danza della strada. Saranno almeno 200 i bambini fra i 7 e i 14 anni che per i prossimi sei mesi potranno accedere a delle lezioni gratuite con insegnanti professionisti: imparare a ballare sì, ma anche a stringere nuove amicizie, dopo due anni trascorsi davanti agli schermi luminosi di computer, tablet e cellulari per effetto della pandemia.

A Bologna, con un quartiere in più rispetto alle edizioni dei quattro anni precedenti (il San Donato-San Vitale), parte dancER e ad annunciare il progetto, c'è (non a caso) l'assessore con delega a scuola e adolescenti, Daniele Ara: "Un progetto importante, giunto alla sua quinta edizione grazie all'abilità e alla professionalità di chi lo fa (al tavolo Chiara Badini, presidente dell'associazione LaborArtis; l'ideatrice Vittoria Cappelli e Giorgia Girotto di Telemaco di Jonas, in platea le insegnanti di danza Ilaria Di Ruggero e Jasmine Smith, ma anche i rappresentanti degli istituti scolastici coinvolti ndr) capace di integrare le diverse politiche che vogliamo perseguire, rivolto al benessere di bambini e bambine, ragazzi e ragazze. E l'hip hop è un linguaggio giovanile che supera le barriere".  “La danza è vita e i giovani hanno bisogno di tornare a vivere e a ridere con gli amici. Siamo fieri che il progetto sia cresciuto e che tante realtà private e illuminate del nostro territorio abbiano scelto di sostenere dancER, i ragazzi e le scuole” ha detto Vittoria Cappelli, ideatrice del progetto, che ha intuito nel 2018 come l’hip hop potesse essere il linguaggio universale dell’amicizia e dell’aggregazione sociale nei più giovani, soprattutto nelle periferie. 

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Il progetto: l'hip-hop che unisce, l'hip-hop come acceleratore di amicizie

DancER è un progetto di inclusione giovanile, nato da un’idea di Vittoria Cappelli e Gabriella Castelli, che da 5 anni sceglie l’hip hop per unire i bambini dai 7 ai 14 anni dei quartieri più periferici di Bologna. I fenomeni di emarginazione e bullismo che colpivano queste zone nel 2018, si sono oggi acuiti e trasformati in disagi emotivi a seguito dell’isolamento legato alla pandemia. In quattro anni ininterrotti dancER ha coinvolto più di 400 ragazzi e rinnova oggi il suo impegno per essere vicino ai ragazzi e, soprattutto nella sua quinta edizione, essere un acceleratore di amicizia si conferma la missione più importante. Per compierla, dancER mantiene saldi i principi della danza e dello stare insieme evolvendo, con nuovi strumenti e nuove voci, come evolvono le esigenze dei ragazzi cui si rivolge.

Percorso hip-hop: insegnanti speciali, a ognuna il suo quartiere 

Al quartiere Navile, le lezioni sono affidate a Ilaria Di Ruggiero, insegnante di danza con una formazione artistica e professionale multidisciplinare, dalla tecnica classica alla cultura Hip Hop e Urban per le quali ha studiato con grandi maestri della scena contemporanea nazionale e internazionale. Al quartiere San Donato – San Vitale l’insegnante sarà Laura Chieffo, danzatrice e performer diplomata all'Opus Ballet di Firenze. Con una formazione tra l’Italia e la Francia, con l’Hip Hop e il Breaking, poi con la danza Contemporanea e Contact Improvvisation, è docente in centri di formazione su progetti di integrazione e inclusione. Al quartiere Savena l’insegnante sarà Jasmine Smith, dall’età di 8 anni studia gli stili Urban e le danze accademiche, caraibiche e latine. Campionessa italiana di Street Show con la compagnia Jam Session Crew, lavora come ballerina professionista in eventi con artisti di fama internazionale.

Un flashmob al Pilastro e a fine corsi lo spettacolo finale 

Per promuovere l’iniziativa nel nuovo entrato nel progetto dancER (il San Donato-San Vitale), il 23 settembre alle 16.30 ci sarà un flashmob di presentazione all'interno del Centro Commerciale Pilastro. Al termine dei corsi (se la situazione sanitaria lo consentirà) sarà organizzato una grande spettacolo aperto alla cittadinanza in cui i ragazzi divideranno il palco con crew di ballerini professionisti. 

dancER4Life - Lido Adriano - Corso Centro sociale CISIM-2

C'è anche un percorso (oltre a quello curriculare) ludico-educativo. L’obiettivo dell’unione tra danza e percorso ludico-educativo è continuare l’esperienza iniziata l’anno scorso, vòlto a riallenare i ragazzi e le ragazze ai contesti esterni e alle relazioni in presenza. L’espressione individuale di pensieri ed emozioni sarà incentivata, per lottare contro pregiudizi e barriere e arginare gli effetti dell’isolamento. Il percorso educativo di Bologna sarà affidato a professionisti accreditati sul territorio locale e nazionale. Accanto all’Associazione “Senza il Banco”, che anche quest’anno proporrà giochi e attività da svolgere insieme, dancER5 annuncia una nuova collaborazione con Telemaco di Jonas Bologna, l’associazione nata dal pensiero di Massimo Recalcati che applica la clinica psicoanalitica dell’infanzia e dell’adolescenza alla contemporaneità. Telemaco si occuperà di studiare e fornire il contesto etico e teorico in cui lavoreranno gli operatori e gli educatori e di monitorare i progressi con periodiche presenze. In ciascun corso di danza, l’Associazione dedicherà una risorsa educativa qualificata ed esperta di relazioni con bambini e adolescenti per giochi e attività sempre più efficaci e coinvolgenti. 

Così come spiegano i protagonisti del progetto dal tavolo della conferenza stampa ringraziando gli sponsor: "Nulla sarebbe possibile senza il contributo di Endas Emilia-Romagna in collaborazione con Regione Emilia-Romagna, Fondazione Germano Chincherini, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Alfasigma e IMA; il sostegno di Aspiag-Despar, Emil Banca Credito Cooperativo e Marposs. Sponsor Tecnici Macron e Radio Sata; Organizzazione Laboratorio delle Idee".

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