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Cronaca

Rimborso danni per il maltempo: intesa tra Regione e Protezione civile

L'assessore Gazzolo: "I Comuni siano pronti ad avviare le procedure, la Regione sarà al loro fianco fornendo il supporto necessario"

Via libera della Regione al testo, predisposto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, con cui si definiscono tempi e modalità per ottenere i risarcimenti dei danni causati dal maltempo che ha colpito tutta l’Emilia-Romagna, in cinque successivi episodi, tra il 2013 e il 2015.
Si tratta di un passaggio fondamentale per consentire la pubblicazione dell’atto in Gazzetta ufficiale, prevista nei prossimi giorni, che renderà noti tutti i dettagli. Da quel momento scatterà anche il termine per la presentazione delle richieste da parte dei cittadini che abbiano subìto danni ad abitazioni principali, seconde case e beni mobili non registrati, come arredi ed elettrodomestici.

“Appena ricevuto lo schema del provvedimento, il presidente Stefano Bonaccini ha comunicato a Roma il nostro parere favorevole- spiega l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. Le procedure per i rimborsi ai privati saranno in capo ai comuni: da ora assicuro ai sindaci che la Regione metterà in campo tutto il sostegno e la collaborazione possibili”.
Già ieri si è svolta una riunione operativa a Bologna, all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, per definire le modalità con cui la Regione affiancherà gli Enti locali nella gestione delle procedure di indennizzo.
“I termini fissati a livello nazionale sono stringenti perché è fondamentale arrivare alla liquidazione dei contributi entro l'anno- prosegue Gazzolo-. Dobbiamo essere pronti a fare rete per non perdere nemmeno un giorno: per questo, contestualmente all’emanazione del provvedimento del Dipartimento nazionale, diffonderemo a tutti i municipi una circolare con l’indicazione dettagliata delle attività da svolgere e dei modelli degli atti che dovranno essere assunti”.

In ogni provincia sarà anche convocato un incontro con gli amministratori e i tecnici municipali per illustrare le procedure e rispondere ai chiarimenti. Verranno anche fornite informazioni sui risarcimenti alle imprese che, secondo le regole fissate dal consiglio dei Ministri, seguiranno un iter più complesso, destinato a concludersi nel 2017.

"In queste settimane abbiamo lavorato intensamente con il Dipartimento per definire lo schema dell'ordinanza di prossima pubblicazione, mettendo a disposizione l’esperienza maturata in seguito al terremoto dell’Emilia del 2012 e all’alluvione modenese del 2014-  aggiunge l’assessore-. Ora siamo al fianco dei Comuni per fornire pieno sostegno in tutte le fasi del procedimento, affinché sia assicurata omogeneità di trattamento sull’intero territorio regionale. Il provvedimento varato dal Governo- conclude Gazzolo- dà, come avevamo chiesto, risposte molto attese dalla popolazione colpita da calamità naturali. É fondamentale assicurare equità, non possono esistere cittadini di serie A e di serie B”. 

Le emergenze maltempo  
Sono cinque gli eventi meteorologici eccezionali (nevicate, piogge, mareggiate, allagamenti e trombe d’aria) che si sono succeduti tra marzo 2013 e settembre 2015 in Emilia-Romagna, per i quali è stato riconosciuto lo stato d’emergenza nazionale. Nel 2013, in marzo e aprile il maltempo ha coinvolto tutte le province, e il 3 maggio l’area bolognese e modenese con due trombe d’aria; dall'ultima decade di dicembre 2013 al 31 marzo 2014 i territori di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini; dal 4 al 7 febbraio 2015 tutte le province per nevicate, dissesti e mareggiate; il 13 e 14 ottobre 2014 e il 13 e 14 settembre 2015 le province di Parma e Piacenza.

I danni subiti
Sono in tutto 4.177 le segnalazioni di danni, per un totale di circa 170 milioni di euro: 3.079 riguardano abitazioni principali o secondarie, per 90,6 milioni, e 1.098 le attività produttive, per 78,5 milioni.
La provincia dove il maltempo ha avuto le conseguenze più rilevanti è Parma, con 72,8 milioni di euro di danni, individuati sulla base di circa 1.300 segnalazioni: 1.148 relative a beni di privati (43 milioni) e 146 alle imprese (oltre 30 milioni).
Seguono Piacenza, con danni per 29,8 milioni (671 segnalazioni di privati, per oltre 12,5 milioni e 173 di aziende, per 17,3 milioni); Modena, con 19,1 milioni (104 segnalazioni di privati per 14,4 milioni e 36 di imprese per 4,7 milioni) e Forlì-Cesena, con 14,8 milioni (486 segnalazioni di privati, per oltre 6 milioni, e 235 di attività produttive, per oltre 8 milioni).
Nella provincia di Ravenna i danni ammontano a 10,7 milioni (183 segnalazioni di privati, per 1,46 milioni, e 210 di imprese, per oltre 9,2 milioni); a Reggio Emilia sono di 8 milioni e mezzo (141 segnalazioni di privati, per 4,35 milioni, e 96 di aziende, per quasi 4,2 milioni). Anche a Rimini i danni superano gli 8 milioni (225 segnalazioni di privati, per più di 5,8 milioni, e 98 di aziende, per 2,33 milioni), mentre a Bologna si fermano a 4,7 (105 segnalazioni di privati, per 2,96 milioni, e 72 di attività produttive, per 1,75 milioni).
A chiudere la graduatoria, Ferrara, che ha subìto danni per 519 mila euro (16 segnalazioni di privati, per 142 mila euro, e 19 di imprese, per circa 377 mila).

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