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Cronaca

Sicurezza, Aitini: "Daspo urbano? Obiettivamente, un fallimento"

L'assessore alla sicurezza del comune duro anche con il foglio di via: "Nessuno li rispetta e nesuno controlla"

Daspo urbani e fogli di via? "Un fallimento". Lo afferma l'assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna, Alberto Aitini, che ieri sera ha partecipato al dibattito online "Siamo sicuri?" che si è svolto su iniziativa della Bottega delle idee.

"Il Daspo urbano è stato obiettivamente un fallimento, nel senso che al di là di come ognuno di noi la pensi- afferma Aitini- non ha raggiunto nessun tipo di obiettivo". Aggiunge poi l'assessore: "Oggi parliamo spesso dei cosiddetti fogli di via, che vengono dati a persone che commettono piccoli reati e sulle quali intervengono le forze dell'ordine: significherebbe lasciare la città o il posto in cui ci si trova, ma da questo punto di vista non hanno nessuna incidenza perche' nessuno li rispetta e nessuno controlla che vengano rispettati".

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Questi strumenti "sono il primo a dire che sono stati inutili -sottolinea Aitini- ma mancano degli strumenti con cui comunque un amministratore o altre istituzioni e le forze dell'ordine possano intervenire per riuscire a dare una risposta decisa ai problemi di sicurezza dei cittadini". Su questo terreno serve "un salto di qualità, perché in generale ai sindaci mancano gli strumenti per intervenire in queste situazioni", ribadisce l'assessore.

Al dibattito su questi temi ha partecipato anche la studiosa Tamar Pitch, già docente di Filosofia e sociologia del diritto all'Università di Perugia, che vive a Roma ed è autrice (tra gli altri) di un libro dal significativo titolo: "Contro il decoro". Nel parlarne, Pitch cita ad esempio le lamentele dei residenti per i senzatetto che dormono per strada o la presenza di gruppi di ragazzini irrequieti.

La studiosa contesta proprio "questa idea di decoro che, insieme a questa idea di sicurezza, mi sembra escludente e perfettamente inutile, perchéalzando sempre di più la posta la gente continuerà a chiedere sempre più sicurezza. Dove vogliamo arrivare?".

Pitch ripesca a questo proposito una vecchia frase dell'allora premier Silvio Berlusconi: "Ci vorrebbero tanti soldati quante sono le belle ragazze italiane e credo che non ce la faremmo mai". Ecco, "io un poliziotto non lo metterei mai, ma anche se mettessimo una poliziotta accanto a ogni donna, bella o brutta -dice Pitch- cosa avremmo fatto? Avremmo messo in prigione tutte queste donne che, invece, vorrebbero poter uscire liberamente". E Aitini, poco dopo: "Faccio mea culpa pubblicamente per non aver letto i libri di Pitch, ma rimedierò perché sono riflessioni molto interessanti". (Pam/ Dire)

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