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Cronaca

Davide è "Mister Italia" 2019: è il 27enne bolognese l'uomo ideale

"Sono nato e cresciuto in centro a Bologna, ma il confronto tra l’Italia e le altre realtà in cui sono stato è impietoso per il nostro Paese"

Ritorno a Bologna con fascia sulla spalla per Davide Gianni, il modello 27enne che sabato scorso a Trani, in Puglia, ha conquistato il titolo di “L’uomo ideale d’Italia 2019” nell’ambito del concorso nazionale di “Mister Italia” promosso dalla Claudio Marastoni Communication.

Davide ha superato una lunga e agguerrita selezione (oltre 5.000 concorrenti da tutta Italia) approdando a Trani, sede per il secondo anno consecutivo delle fasi finali del concorso che ha lanciato nel mondo dello spettacolo personaggi come Luca Onestini, Mario Ermito, Andrew Dal Corso e Raffaello Balzo.

Superato lo scoglio delle prefinali, nella finalissima condotta da Jo Squillo il bolognese si è ritrovato sul palco con altri 30 concorrenti, approdando al momento clou, quello dei sei vincitori di fascia. Per la cronaca, la corona di Mister Italia è stata posata dalla presidente di giuria Vladimir Luxuria sulla testa del rietino Giulio Schifi.
Per Davide, comunque, una bella soddisfazione: quella di essere tra i sei uomini più belli d’Italia con una fascia importante conquistata.

“E’ chiaro che un pensierino al titolo più ambito lo avevo fatto, ma va bene così. Sono contento. Ho vissuto questo mio ritorno in passerella come una sfida personale e credo di averla vinta. Oltretutto il concorso era di altissimo livello con un’organizzazione impeccabile, e questo rende la vittoria di fascia ancora più gratificante”.
Ritorno in passerella, perché nel passato di Davide Gianni ci sono già trascorsi da modello. “Sì, ho lavorato per 6 anni a Milano facendo il modello, poi mi sono trasferito a New York dove ho studiato Business English. Prima di tornare a Bologna ho vissuto anche a Tokyo e, l’ultimo anno, in Australia dove ho studiato Fitness. Ora sono tornato a casa, per la gioia di mia madre Simona, la prima persona a cui ho telefonato dopo la vittoria di Trani”.

Un mister “giramondo”, quindi. Anche se Bologna resta la città del cuore. “E’ la mia realtà, sono nato e cresciuto in centro a Bologna, ma il confronto tra l’Italia e le altre realtà in cui sono stato è impietoso per il nostro Paese. Vediamo, non ho ancora deciso quale sarà la mia prossima meta, per il momento mi godo la mia Bologna e la mia famiglia". 

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