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Cronaca

Nuovo decreto, Bonaccini: "Bene il Governo a evitare di illudere gli italiani"

"Siamo in una situazione dove non siamo fuori dal tunnel, ci siamo ancora dentro"

"L'8 aprile ci sarà l'incontro con il presidente del Consiglio, Mario Draghi e alcuni ministri per parlare del Recovery Plan. Non ho dubbi che ci saranno anche Regioni, Province e Comuni. Dobbiamo evitare che la pandemia sanitaria si trasformi in pandemia economica". Lo ha confermato il presidente della Regione e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, a margine di una conferenza stampa.

"I numeri ci dicono che sta cominciando a migliorare, ma restano numeri molto alti. Il picco lo abbiamo ormai superato, però scende lentamente e in alcuni casi nel Paese non scende, ma cresce. Bisogna essere ancora molto prudenti e io credo che il Governo abbia fatto bene a utilizzare un principio di precauzione ed evitare di illudere gli italiani", ha detto Bonaccini facendo riferimento al nuovo decreto in vigore dal 7 aprile prossimo. "Siamo in una situazione dove non siamo fuori dal tunnel, ci siamo ancora dentro - ricorda -. Le restrizioni di queste settimane hanno contato" .

Come Conferenza delle Regioni un "gruppo di lavoro sulle linee guida delle possibili riaperture per farci trovare pronti quando si potrà riaprire - conferma Bonaccini - perché è bene non perdere un minuto dal momento in cui le condizioni dei dati lo permetteranno".

"Tra chi non vuole vaccinarsi - sottolinea Bonaccini - non sono tutti no vax, ci sono anche persone che oggi hanno dei dubbi e che dobbiamo provare a convincere"

E comunque  "A tutela della salute e della vita dei pazienti bene ha fatto il governo a prevedere una norma di demansionamento" per gli operatori sanitari che non vogliono vaccinarsi e "di spostarli da quei luoghi, cosa che l'Emilia-Romagna era già pronta a fare, prendendo un provvedimento con una delibera che risaliva a epoca pre-pandemica", ha proseguito il presidente. Per questo "Plaudo alla decisione del Governo di intervenire perché ognuno si comporti liberamente come vuole, l'importante è che non metta a rischio la salute degli altri" aggiunge."Tra chi non vuole vaccinarsi - sottolinea Bonaccini - non sono tutti no vax, ci sono anche persone che oggi hanno dei dubbi e che dobbiamo provare a convincere. Basta elencare le statistiche che vedono crollare non solo i decessi ma anche i contagi tra coloro che sono già vaccinati, cioè il personale sanitario o i degenti anziani delle rsa, per capire che il vaccino è davvero lo strumento che conta per battere il virus. Basta guardare la Gran Bretagna, Israele e gli Usa". "Ci auguriamo, perciò - conclude -, che siano sempre meno quelli che non vogliono vaccinarsi. Sono relativamente pochi nel personale sanitario emiliano-romagnolo, ma non possono stare sul posto di lavoro laddove debbano tutelare pazienti e curarli.

"Segnalo che credo il Governo stia lavorando a una norma che preveda che si riapre ma se in qualche parte d'Italia, anche fosse una sola città o una provincia, vi fossero rischi epidemiologici drammatici, sia possibile chiudere d'intesa con il ministero della Salut. C'è un principio di precauzione in cui la tutela della salute si mette davanti a tutto", ha concluso il governatore.

"L'aumento dei vaccini unitamente all'arrivo della bella stagione è un fattore molto importante per provare, quando si riaprirà, e ci auguriamo ovviamente presto, a non chiudere mai più. Questa è la vera sfida da mettere in campo. Dobbiamo vaccinare tutti gli italiani e tutti gli emiliano-romagnoli entro la fine dell'estate". 

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