rotate-mobile
Cronaca

Decreto 23 febbraio in vigore da oggi: no a ristoranti aperti la sera, si lavora al nuovo Dpcm

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo decreto del governo Draghi. Intanto il ministro della Salute e il Cts frenano sulle riaperture di ristoranti e bar dopo le ore 18

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo decreto legge del governo Draghi, entrato in vigore dalla mezzanotte di oggi, 324 febbraio. Il testo detta i parametri per le zone bianche, gialle, arancioni e rosse. 

Intanto, un nuovo Dpcm dovrebbe essere varato dopo i dati del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità sull'epidemia. Ieri il ministro della Salute Speranza e gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico hanno frenato sulle riaperture di ristoranti e bar dopo le ore 18, come ipotizzato prima da Matteo Salvini e poi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, segnalando il rischio contagi, specie alla luce delle nuove varianti. 

"Alle politiche ci torneremo a dividere dalla Lega come è giusto che sia in democrazia, ma non vedo perchè con un avversario politico, laddove dica cose che possano avere un senso, non si possa discutere e dialogare"

Il presidente dell'Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni ha incontrato proprio ieri sera in videoconferenza un gruppo di ristoratori di Modena: "Bisogna parlare con quelle persone, anche quando devi dirgli un no. Bisogna non farli sentire soli", ammonisce. Quanto a Salvini "alle politiche ci torneremo a dividere dalla Lega come è giusto che sia in democrazia, ma non vedo perchè con un avversario politico, laddove dica cose che possano avere un senso, non si possa discutere e dialogare" e aggiunge "Non ho detto che bisogna riaprire nelle zone gialle i ristoranti la sera - ma - perchè non mettersi a sedere con gli esperti, magari restringere ancora di più di oggi quando si va a pranzo, ma valutare se nel caso di una curva epidemiologica che non faccia paura", all'interno delle zone gialle, sia possibile "dare un po' di ossigeno ad una parte di quelle categorie che sono nel dramma". 

Il decreto in sintesi 

1. Fino al 27 marzo 2021, sull'intero territorio nazionale e' vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

2. Fino al 27 marzo 2021, è consentito, nella Zona gialla in ambito regionale e nella Zona arancione in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05:00 e le ore 22:00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi gia' conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilita' genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. La misura di cui al presente comma non si applica nella Zona rossa.

3. Qualora la mobilità sia limitata all'ambito territoriale comunale, sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge 14 gennaio 2021, n. 2, è abrogato.

All'articolo 3 si spiega che la violazione delle disposizioni di cui all'articolo 2 è sanzionata ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35. Il decreto legge entra in vigore da oggi, 23 febbraio ed è firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, dal ministro della Salute Roberto Speranza, dalla responsabile degli Affari Regionali Mariastella Gelmini e vistato dalla Guardasigilli Marta Cartabia. 

Il testo del Decreto 23 febbraio 2021 in Gazzetta Ufficiale

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Decreto 23 febbraio in vigore da oggi: no a ristoranti aperti la sera, si lavora al nuovo Dpcm

BolognaToday è in caricamento