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Cronaca San Vitale / Via Antonio Zanolini

Degrado e insicurezza alla Stazione Zanolini: 30 telecamere entro fine 2015

Lo ha assicurato Carlo Alberto Lunghi, direttore dell'esercizio linee Fer. Tante le segnalazioni da parte dei cittadini e anche del sindaco di Budrio Pierini che ha scritto a Merola e al Prefetto

"Entro la fine dell'anno, la stazione di via Zanolini sarà dotata di un sistema di video-sorveglianza che monitorerà la fermata sotterranea con 30 telecamere, da un imbocco all'altro e agli sbarchi degli ascensori". Lo ha assicurato l'ingegnere Carlo Alberto Lunghi, direttore dell'esercizio linee della Fer (Ferrovie Emilia-Romagna), questa mattina a Palazzo d'Accursio per un'udienza conoscitiva in commissione Mobilità, chiesta dai consiglieri Michele Facci, capogruppo Forza Italia, e Federica Salsi del gruppo misto sulla situazione della ex stazione 'Veneta'.

Tante le segnalazioni sull'insicurezza dell'area da parte dei cittadini e Bologna Today era andata a verificare l'estate scorsa. Anche il sindaco di Budrio, Stazione Zanolini, sindaco di Budrio scrive a Sindaco e Prefetto: 'Insicurezza e abbandono'
Giulio Pierini,
a febbraio aveva firmato e inviato una lettera a Virginio Merola e al Prefetto sullo: "Stato di insicurezza in cui versa la stazione dei treni San Vitale della linea Tper Bologna-Portomaggiore, in via Zanolini, nella zona di Porta San Donato, un luogo molto frequentato a partire dalle prime luci dell'alba fino a sera, sia da cittadini bolognesi, sia da cittadini (studenti e lavoratori) dei comuni raggiunti da questa importante linea ferroviaria, in particolare budriesi, ma anche di Castenaso e Molinella".

eguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/BolognaToday/163655073691021 A confermare lo stato di abbandono, Fabio Businaro, dell'Associazione pendolari Bologna-Portomaggiore, che ha spiegato come i passeggeri siano costretti ad aspettare nella fermata sotterranea, in mancanza di un atrio, e lì "spesso si verificano molestie e scippi". Non solo: altri problemi sembrano venire dall'ascensore "costantemente rotto" che non permette l'accesso alla stazione delle persone con difficoltà motorie, la "poca pulizia" e la "mancanza di servizi sanitari da quando e' stato chiuso il bar".

Per Facci "Bisogna fare una scelta netta. Se si vuol puntare alla mobilità sostenibile, bisogna creare le condizioni migliori per l'utilizzo del trasporto pubblico". Per il consigliere e collega di partito Daniele Carella la stazione è un "ricettacolo per ogni fetenzia pensabile, contro cui il Comune deve intervenire".

In attesa del nuovo sistema di tele-sorvegliaza, l'assessore Riccardo Malagoli, con delega anche alla sicurezza, ha assicurato  che verrà aumentata la presenza di guardie giurate nella stazione sotterranea. La competenza di Fer però si ferma alle scale della stazione: il resto dell'immobile è nelle mani del Comune, che dovrà occuparsi della riapertura dell'atrio, per dare una sorta di "sala d'aspetto" ai passeggeri. Anche la presidente del S.Vitale, Milena Naldi, chiede tempi brevi: "Stiamo lavorando per restituire alla zone delle aree calpestabili e verdi; l'Università ha riqualificato parte dello stabile per adibirlo a mensa universitaria e aule, ma ora serve che il Comune faccia qualcosa per riaprire l'atrio che da' accesso diretto alla stazione interrata".

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