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Cronaca Piazza Santo Stefano

Piazza Santo Stefano, salvi (almeno per ora) i dehors

La decisione salva i tavolini su piazza San Stefano perché alcuni locali sarebbero stati penalizzati rispetto ad altri. La Lega: "Vittoria importantissima, Lepore si dimetta"

Tavolini salvi, almeno per il momento: il TAR dell’Emilia-Romagna si è espresso contro la decisione del Comune di Bologna di togliere gli spazi esterni di alcuni dei locali di piazza Santo Stefano. Il Tribunale Amministrativo ha concesso la sospensiva agli esercenti che avevano impugnato le carte contro l’amministrazione in seguito alla decisione di togliere i dehors concessi durante il periodo pandemico. Il provvedimento giudiziario, giunto perché ‘penalizza’ i locali sul lato sinistro della piazza rispetto agli altri, è però momentaneo: il TAR si esprimerà nel merito il prossimo 3 novembre, data della prima udienza. Fino a quel momento, verosimilmente, i ristoranti e bar della piazza possono tirare un sospiro di sollievo.

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Ascom: “Serve dialogo”

"Ci auguriamo che si possa aprire un nuovo scenario per il futuro, basato sul dialogo e sull'ascolto da parte delle istituzioni, delle richieste del mondo imprenditoriale". Così Giancarlo Tonelli, direttore generale di Ascom Bologna, commentando la notizia. "La decisione del Tar, che ha dato ragione agli imprenditori e alla nostra posizione iniziale, ha dimostrato che erano fondati i nostri timori e i nostri dubbi sul piano presentato dal Comune in merito alla riorganizzazione di piazza Santo Stefano. Al Comune abbiamo sempre sottolineato le nostre perplessità, anche in un'ottica di tutela dei nostri associati e di tutto il tessuto imprenditoriale cittadino, ma non era stato sufficiente. Il pronunciamento del Tar, invece, ha ribaltato le cose”.

"Su piazza Santo Stefano – continua Tonelli – il progetto organizzativo andrà necessariamente rivisto, partendo dal piano d'area esistente che, come abbiamo sempre sostenuto, è un buon accordo. Tutti abbiamo a cuore il futuro di Bologna e solo lavorando insieme e cooperando possiamo farla crescere, trovando una giusta sintesi tra le esigenze di tutti gli attori in causa, per tutelare imprese, lavoratori e territorio. Senza dialogo e ascolto, infatti, a maggior ragione alla luce di questa pronuncia del Tar, la via giudiziale rischia di diventare la regola da seguire in ogni caso di disaccordo", conclude il direttore di Ascom.

Lega e FdI: "Lepore si dimetta"

 "Una grande vittoria, seppur momentanea, per i commercianti di Piazza Santo Stefano, i residenti e per tutta la città". I consiglieri comunali e di quartiere di Fratelli d'Italia esultano per la sospensiva sui dehors concessa dal Tar dell'Emilia-Romagna ai ristoratori di Piazza Santo Stefano. "L'ipotesi di smantellamento dei tavolini previsto dalla Giunta Lepore, non solo danneggerebbe i commercianti della zona, che hanno tutto il nostro sostegno, ma una piazza vuota verrebbe popolata da bivaccatori, gente seduta a terra e rumore di bonghi fino a tarda notte, insomma, un'altra Piazza Verdi, come Santo Stefano era già fino a dieci anni fa", commentano il capogruppo in Comune, Stefano Cavedagna, e i consiglieri del quartiere Santo Stefano Dalila Ansalone, Daniele Carella e Riccardo Bisini. "La presenza di locali, che sono tutti peraltro tutti locali di qualità, ha permesso di vivere la piazza, di valorizzarla e di mantenerla decorosa in tutti questi anni. I commercianti, quindi, non solo vanno tutelati nella loro libertà economica, ma vanno sostenuti nella loro azione di presidio del territorio. Rispetto a chi nella maggioranza di sinistra vede con avversione i commercianti e la loro attività, la Bologna che noi di Fratelli d'Italia vogliamo realizzare è una Città dove gli spazi vissuti, da attività commerciali e cittadini, vengono tolti al degrado e allo sporco che purtroppo contraddistingue la nostra bella città. Quindi sì, per il momento una vittoria per tutti i cittadini, di cui essere soddisfatti". 

Pensieri simili da parte della Lega che, attraverso le parole del portavoce Giulio Venturi, chiede la testa del sindaco Lepore. "Chiediamo le dimissioni di Lepore che è evidentemente inadatto a ricoprire il suo ruolo inoltre dovrebbe risarcire di tasca propria le spese legali di 3.000 euro finora sostenute e non farle gravare sempre sulle tasche dei contribuenti bolognesi", scrive Venturi, ricordando la condanna del Tribunale nei confronti del Comune al pagamento delle spese legali sostenute fin qui dai due ristoratori che hanno presentato il ricorso. "Lepore perde il primo round sui dehors in Piazza Santo Stefano, una vittoria di buonsenso per gli esercenti. Una vittoria importantissima che oltre ad andare incontro a quanto richiesto dai titolari dei bar soddisfa il comitato residenti che chiedeva un semplice ridimensionamento del numero dei tavoli e non l'eliminazione completa come stabilito dal primo cittadino e dall'assessore al Commercio Luisa Guidone", prosegue Venturi.

"I dehors di piazza Santo Stefano - continua Venturi - così come quelli di tante altre attività commerciali svolgono un ruolo essenziale come contrasto al degrado senza minimamente deturpare l'ambiente. Questa sentenza inoltre crea un precedente per future decisioni scellerate della giunta. È ora che il Sindaco si svegli e torni nel mondo reale invece di cercare sempre di fare il primo della classe con decisioni assurde. Per questo dovrebbe immediatamente rimettere le sue deleghe".

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