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Al S.Orsola sperimentazione sul Delirium: dopo il caso Bragaglia ancora più importante

Il Delirium è sempre più frequente tra chi viene ricoverato soprattutto se anziano e già afflitto da deficit cognitivi o sensoriali. Sperimentazione senza psicofarmaci

Una sperimentazione al policlinico Sant'Orsola di Bologna per trattare il Delirium, evitando il più possibile psicofarmaci e contenzione, ha messo a punto una strategia che prevede, tra le altre cose, anche una poltrona che culla l'anziano in posizione fetale e finger food, cioe' cibo che l'anziano riesce a consumare anche da solo con le mani, quando l'uso delle posate è diventato difficile.

DELIRIUM: UN RISCHIO PER GLI ANZIANI OSPITI NEGLI OSPEDALI. Il Delirium è sempre più frequente tra chi viene ricoverato soprattutto se anziano e già afflitto da deficit cognitivi o sensoriali (colpisce, in media, il 20% degli anziani ricoverati). Il punto della situazione è stato fatto oggi nel corso del seminario 'La prevenzione e la gestione del delirium: un marker di qualità assistenziale in ospedale' che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Prof Mac Lullich, presidente della Associazione Europea Delirium. Il percorso era già stato stato avviato cinque anni fa, ha spiegato il direttore generale del Policlinico Sergio Venturi, "ma ha assunto indubbiamente un significato particolare dopo la tragica morte di Gino Bragaglia".

IL CASO DI GINO BRAGAGLIA, TROVATO SENZA VITA DAL FIGLIO. Bragaglia morì al freddo l'inverno scorso su una scala antincendio del padiglione Albertoni dopo che si era allontanato dal reparto. Al Sant'Orsola si è partiti così con allestire la Snoezelen nel reparto acuti , un'area di stimolazione multisensoriale sperimentata in Olanda e Inghilterra, e adottando una serie di poltrone morbide sulle quale il paziente assume una posizione da cui non riesce ad alzarsi da solo, riuscendo così a essere controllato senza bisogno di strumenti di contenzione. L'anziano agitato di notte può così essere trasportato su una di queste poltrone, dotate di ruote, nell'area Snoezelen, dove senza farmaci riesce ad addormentarsi. Oppure attrezzature multisensoriali possono essere portate nella sua stanza, ottenendo un effetto analogo. Per gli anziani che riescono ad alimentarsi solo con le mani è stato messo a punto un menù di finger food che può essere richiesto in mensa, per assicurare che si nutrano in modo adeguato.

ANCHE LA DELIRIUM ROOM. Per le situazioni più difficili è stata aperta la Delirium Room: due stanze di degenza e un soggiorno allestito - grazie a un finanziamento della Fondazione Del Monte - con colori, luci, suoni, attrezzature pensate proprio per gestire questi pazienti, permettendo la permanenza dei familiari con loro. I risultati della sperimentazione, spiega il Sant'Orsola, sono confortanti: in caso di Delirium l'indice DRS che indica la gravità della sindrome se all'ingresso è pari in media a 23,3 scende alla dimissione a 6,7; in caso di Demenza l'indice NPI che indica la gravità dei sintomi comportamentali passa da una media di 56 all'ingresso ad una di 15,4 in uscita.

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