Il virus Dengue arriva nei Quartieri Santo Stefano e Navile: attivate misure di profilassi
Accertato un caso. Si tratta di una malattia infettiva, la terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori. Il Comune tranquillizza: 'Si procederà con la disinfestazione delle aree pubbliche circostanti l'abitazione della persona colpita"
È stato accertato un caso importato di malattia da virus Dengue che interessa alcune aree dei Quartieri Santo Stefano e Navile, segnalato ieri pomeriggio dal Dipartimento di Sanità Pubblica della Azienda U.S.L. di Bologna su un cittadino domiciliato in città.
La dengue è una malattia infettiva, che normalmente ha un decorso benigno con una fase acuta che dura circa una settimana, mentre possono rimanere dolori articolari per alcuni mesi. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori. Viene trasmessa da zanzare del genere Aedes. I sintomi? Si presenta con febbre, cefalea, dolore muscolare e articolare, esantema.
Il Comune fa sapere che "sono state immediatamente attivate le misure di profilassi": nelle notti tra li giorni 10 e il 13 settembre si procederà con le disinfestazione delle aree pubbliche circostanti l’abitazione della persona colpita (come previsto dallo specifico protocollo regionale) e delle aree frequentate dalla stessa e con la disinfestazione e rimozione di eventuali focolai larvali accedendo alle aree private. Tali situazioni di criticità - sottolinea l'amministrazione - "non possono che confermare la particolare attenzione del Comune sul tema della lotta alla zanzara tigre: i trattamenti periodici di prevenzione al fine di evitare il proliferare della zanzara sono obbligatori per tutti i proprietari o conduttori di aree e terreni ai sensi dell'art.148 del vigente Regolamento Comunale di Igiene nel periodo aprile-ottobre e, nel caso di aree pubbliche (parchi, strade, edifici di proprietà, ecc..) sono eseguiti a cura dell'amministrazione comunale".
E’ indispensabile, ricorda infine il Comune, che i soggetti privati provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi e non vengano lasciati secchi o contenitori con l’apertura rivolta verso l’alto, evitando in questo modo il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre.