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Cronaca Navile / Via San Savino

Caso di Dengue al Navile: ordinata disinfestazione dell'area

La malattia è stata accertata su un bolognese di ritorno da un paese del Sud Est asiatico, qui l'avrebbe contratta inseguito alla puntura di una zanzara infetta. Attivate misure straordinarie di profilassi

Un nuovo caso di "dengue" scoppiato in via San Savino al Navile, è stato segnalato ieri dal Dipartimento di Sanità Pubblica  della  Azienda  U.S.L.  di  Bologna. "L’infezione - rende noto l'azienda sanitaria - è stata accertata su un paziente di ritorno da un paese del Sud Est  asiatico,  dove  ha contratto la malattia tropicale, trasmessa da una puntura di zanzara  infetta".
Al ritorno in Italia si sono presentati i sintomi tipici di questa patologia: febbre alta, dolori articolari e muscolari. Le analisi effettuate  hanno confermato la presenza del virus di origine tropicale. La dengue  è  una  malattia  infettiva  virale,  che normalmente ha un decorso benigno  con  una  fase  acuta  di  circa  una settimana. In alcuni casi la convalescenza   può   essere  caratterizzata  da  un  prolungato  senso  di spossatezza. La terapia è di tipo sintomatico e serve soprattutto a ridurre i dolori.

A  seguito  dell’accertamento sanitario, - comunica l'amministrazione da Palazzo D'Accursio -   "sono state immediatamente attivate le  misure di profilassi: in corso la disinfestazione (come previsto da uno specifico  protocollo  regionale)  nell’area circostante l’abitazione della persona colpita;  inoltre  gli  interessati  sono  stati  istruiti  sulle principali  misure  di  protezione  dalle  punture di zanzara per prevenire l’insorgenza di eventuali casi secondari nonché la diffusione del virus.
In via straordinaria, secondo quanto previsto nel caso di acclarati focolai virali  di  chikungunya, dengue o West Nile, l’Amministrazione comunale, in considerazione  dell’evidente  criticità,   provvede  a  irrorare  prodotti  adulticidi  per abbattere il numero di zanzare presenti, sia di giorno (nei contesti  privati)  sia  di  notte (lungo le aree pubbliche). Si fa inoltre carico  di  una  serie di attività che normalmente sono in capo ai privati, come  per  esempio  il  trattamento  con  larvicidi delle raccolte d’acqua,ancorché temporanee."

Per  quanto attiene le aree circostanti l’abitazione, il Comune di Bologna, attraverso  tecnici  di  riferimento,  ha  provveduto alla diffusione delle informazioni   necessarie   a   prevenire  il  proliferare  della  zanzara, richiamando  peraltro  le  prescrizioni contenute nella specifica ordinanza commissariale  dello scorso mese di marzo. "E’ pertanto indispensabile che i soggetti  privati  - allerta il Comune - provvedano a trattare con specifici prodotti larvicidi i pozzetti e i tombini di raccolta delle acque piovane, eliminino l’acqua dai sottovasi  e  non  vengano  lasciati  secchi  o  contenitori con l’apertura rivolta  verso  l’alto,  evitando  in  questo  modo  il ristagni idrici che possono essere oggetto di sviluppo larvale della zanzara tigre."
L‘ordinanza emessa dal Comune di Bologna presuppone controlli da parte della Polizia Municipale e dell’Azienda USL, nonché sanzioni a carico dei soggetti inadempienti.

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