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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca San Lazzaro di Savena

False dichiarazioni per il reddito di cittadinanza: altre 10 denunce a Imola e San Lazzaro

Avevano dichiarato di convivere con altri familiari in modo da far abbassare il reddito Isee o di risiedere in Italia da 10 anni

I carabinieri della stazione di Imola hanno denunciato otto cittadini, di varie nazionalità che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti fissati dalle legge.

L’accusa per le persone, di età compresa tra i 33 e i 60 anni, è di truffa aggravata e resa di false dichiarazioni al fine di ottenere il sostegno economico introdotto dal “Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4” come misura di contrasto alla povertà.
Nel frattempo sono state avviate le procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito, ancora in corso di quantificazione da parte del competente ufficio I.N.P.S. di Imola.

Le persone finite nel mirino dei militari avevano dichiarato di essere indigenti, ma in realtà non lo erano. I denunciati infatti, per ottenere tale beneficio, avevano dichiarato all’istituto nazionale di previdenza sociale una serie di falsità, come il convivere con altri familiari in modo da far abbassare il reddito Isee o con altre persone, le quali percepiscono già una pensione o addirittura lo stesso sostegno economico. La metà dei denunciati invece, ha dichiarato di risiedere in Italia da oltre dieci anni.

Nella giornata di ieri  altre due denunce a San Lazzaro. Si tratta di due donne, una italiana di 40 anni, residente a Bologna, beneficiaria di un sussidio di 500 uero mensili da febbraio 2020, nonostante il convivente fosse agli arresti domiciliari dal 2019 per spaccio di stupefacenti.
Nel secondo caso, una cittadina ucraina 31/enne, anch’essa residente in città, la quale è risultata ricevere un indennizzo di 650 uero mensili da marzo 2020. Peccato però, che la stessa si trovi in stato di detenzione domiciliare, dovendo espiare una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione per i reati di rapina e spaccio di stupefacenti. Entrambe dovranno ora rispondere anche dell’accusa di truffa e resa di false dichiarazioni al fine di ottenere il sostegno economico introdotto dal “Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4” come misura di contrasto alla povertà.
Nel frattempo i Carabinieri hanno avviato le procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito, complessivamente pari all’importo di € 17.000.

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