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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Pass invalidi, Di Vaio alla resa dei conti: pagherà

Salato il conto per il bomber rossoblù, che pagherà tutte le multe che si fece annullare utilizzando indebitamente il pass auto per iel centro città. Ascoltato, così, l'ultimo appello del Procuratore

Il Rossoblù Marco Di Vaio pagherà le multe che gli erano state indebitamente cancellate e che ha in sospeso con il Comune di Bologna. Nella vicenda dei pass invalidio, non cade nel vuoto, questa volta, l'appello lanciato dal procuratore aggiunto Giovannini, che spiegò: "Le casse del Comune sono vuote e in momenti come questi, di difficoltà economica per la città, sarebbe un bel segnale se chi è oggettivamente un privilegiato, ed ha mazzette di contravvenzioni nel cassetto, cominciasse a pensare di pagarle". E a cominciare a saldare i conti sarà appunto proprio il capitano del Bologna calcio, finito indagato nell'inchiesta sull'uso abusivo di pass per l'accesso al centro collegato a permessi per disabili, che ha dato incarico al suo legale di contattare il titolare dell'inchiesta "per arrivare nei tempi più solleciti all'integrale pagamento di tutte le multe".

Di Vaio é accusato anche di truffa per la cancellazione di multe grazie alla connessione della sua targa al pass invalidi di Marilena Molinari, la tuttofare disabile dei giocatori del Bologna. Le infrazioni nel mirino degli inquirenti sono 59, tutte rilevate nel 2010 (tranne una del 2009).

CONTO SALATO. L'importo di ogni singola multa è di 84,8 euro, importo che però verrà con ogni probabilità raddoppiato visto che le infrazioni non sono state pagate nei tempi minimi previsti. "Ho potuto rilevare la grande disponibilità dell'inquirente e degli accertatori nel definire la posizione del giocatore - spiega l'avv. Magnisi - Peraltro, devo anche rimarcare il comportamento di Di Vaio: infatti lui stesso ha insistito per questa complessiva, globale definizione, mostrando di essere un vero 'capitano', sia nella vita sia nel campo". Chiuso "doverosamente questo capitolo amministrativo", ha aggiunto il legale, "ancora di più contiamo di dimostrare, nell'immediato futuro, l'assoluta buona fede del campione e la sua totale estraneità a eventuali ipotesi di reato".

9 CALCIATORI DEL BOLOGNA COINVOLTI. Il fascicolo dell'indagine bolognese conta nove giocatori rossoblù indagati per uso di atto falso, a causa dei tagliandi per residente temporaneo ottenuti senza averne titolo.
Nelle scorse settimane era emerso che due giocatori, Adailton e Mudingayi, devono saldare con il Comune un conto per multe non pagate di oltre 60.000 euro. "Se ci fossero effettivamente delle 'magagne' nella procedura di rilascio dei permessi - aveva spiegato l'avv. Gabriele Bordoni che difende nove indagati tranne Di Vaio - è evidente che chi ha agito in buona fede e circolava con permessi che pensava regolari (perché aveva i requisiti per ottenerli), ma si trova ora in condizioni di aver violato la norma, per la parte amministrativa di sua competenza farà fronte ai proprio impegni e paghera".
 

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