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Riqualificazione caserme, firma Difesa-Ateneo. "Stamoto e Perotti primi obiettivi" | VIDEO

Stamane la firma in via Zamboni. Nuovi programmi di ricerca per la riqualificazione del patrimonio immobiliare delle caserme

L’Università di Bologna e il Ministero della Difesa uniscono le forze per la riqualificazione e la valorizzazione delle aree militari dell’Emilia-Romagna grazie ad un accordo di collaborazione siglato oggi dal Rettore dell’Alma MaterGiovanni Molari e dal Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti (Segredifesa).

A Bologna, tra le diverse aree, i primi obiettivi sono la Stamoto e l'ex Perotti. "Per il fatto che possono dare davvero una ricchezza in termini di rigenerazione urbana, penserei intanto alla Stamoto e alla caserma Perotti – afferma Gambardella – in passato forse non si è avuto nella valorizzazione di ex caserme il miglior auspicio per la gente, ma la volontà oggi del Dicastero con l'Università è guadagnare il tempo perduto".

Proprio sulla Stamoto in Ateneo è iniziato un lavoro di studio e ricerca, legato alle tesi di laurea degli studenti, che dovrebbe durare un anno e produrre progetti di riqualificazione da presentare poi al Comune.

L'accordo quadro

L’accordo – di durata quinquennale – permetterà di avviare nuovi programmi di ricerca, iniziative didattiche e attività formative legate al recupero delle aree e delle infrastrutture del Ministero della Difesa dal punto di vista architettonico, della riqualificazione energetica e, più in generale, del miglioramento della qualità della vita, e avviando studi e ricerche per la rigenerazione e il riuso delle aree dismesse.

Da un lato, gli studi saranno quindi finalizzati alla valorizzazione del patrimonio immobiliare in relazione alla sua valenza storico-culturale, con l’obiettivo del miglioramento della qualità degli edifici, del suo efficientamento energetico e della valorizzazione del verde urbano. Dall’altro, le opportunità date dal riuso delle aree dismesse consentono di contribuire alla rigenerazione di interi comparti urbani, migliorandone la qualità complessiva a favore della collettività.  

L’accordo di collaborazione nasce dalla consapevolezza del fondamentale valore sociale ed economico delle aree militari e del loro patrimonio immobiliare, la cui valorizzazione e razionalizzazione può rappresentare un importante fattore di crescita per il territorio. Una potenzialità, questa, che per essere realizzata deve però essere supportata da studi scientifici e conoscenze mirate. In questo senso, il lavoro congiunto tra Ministero della Difesa e Università di Bologna permetterà di mettere in campo attività di studio e di analisi focalizzate sulle problematiche di adeguamento energetico, di impatto ambientale, di recupero e valorizzazione architettonica, di rigenerazione urbana.

Il Generale Portolano si è detto estremamente soddisfatto della partnership con l’Università di Bologna che sancisce un ulteriore tassello nella costruzione di una rete scientifica Difesa-Università in Emilia-Romagna e si inserisce in un più ampio progetto a livello nazionale. La collaborazione Difesa-Università rappresenta una vera e propria “officina delle idee”per ricercare soluzioni di riqualificazione delle aree militari, sia di quelle che rimangono in uso alla Difesa, sia di quelle non più idonee ai fini istituzionali e che verranno dismesse, a favore dello sviluppo del Sistema Paese, per migliorare il processo di trasformazione e rigenerazione urbana dei luoghi e, soprattutto, per migliorare la qualità della vita di chi abita e vive il territorio.  

Queste attività di collaborazione saranno assicurate dalla presenza di un Comitato Tecnico Scientifico paritetico tra Università di Bologna e Ministero della Difesa, che avrà il compito di definire le linee di indirizzo delle diverse iniziative progettuali, pianificarne la realizzazione e monitorarne l’esecuzione, verificando infine i risultati raggiunti.

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