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Cronaca

Diritti Lgbt vs ultras famiglia, duello a distanza in Regione

Una delegazione del congresso di Verona ospitato nelle sale di Vale Aldo Moro. Fuori il presidio di Pd e Arcigay. Fa discutere un emendamento dem che ha portato al congelamento del voto sulla legge contro omotransnegatività

Pomeriggio di protesta sotto i palazzi della Regione, dove nel pomeriggio alle 17:30 è previsto un incontro, patrocinato dal centrodestra regionale, con una delegazione del cosiddetto 'congresso di Verona', movimento ortodosso pro- famiglia tradizionale.

VIDEO| Presidio in Regione

A fare da contraltare a questo evento saranno tre distinti presidi: il primo promosso dalla conferenza delle donne Pd alle 16:30 sotto le torri della Regione, il secondo organizzato dal comitato Bologna Pride, alle 17. Il terzo evento è organizzato alle 19 in piazza Nettuno da Non una di meno, sempre in opposizione agli oltranzisti pro famiglia tradizionale ma anche in solidarietà alle minacce ricevute dalla libreria delle donne da parte di Forza Nuova. re alle donne del PD e al mondo LGBT, sono in presidio anche l'assessore Susanna Zaccaria, + Europa, Radicali Italiani, Sinistra Italiana e Silvia Piccinini del Movimento 5 Stelle. 

Delegazione congresso famiglie: proteste sotto la Regione

Sullo sfondo però va registrata una profonda spaccatura interna alle anime che compongono il Pd regionale. Un emendamento che equipara di fatto la cosiddetta pratica 'dell'utero in affitto' alle forme di violenza sulle donne ha portato alla paralisi un disegno di legge regionale in cantiere da mesi, quello sulle omotransnegatività, che si propone di agevolare le attività a supporto dell'assistenza al mondo Lgbt. 

A firmare il controverso emendamento sono stati nove consiglieri regionali del Pd afferenti per lo più all'area cattolica, posizione che di fatto ha fatto congelare il voto dell'assemblea e sollevato polemiche al calor bianco in seno ai dem. Uno stop inatteso che ha fatto eslutare il centrodestra regionale, così come gli esponenti del congresso di Verona in visita alle torri di Kenzo e fortemente contrari sia all'utero in affitto che a tutto il progetto di legge in discussione.

"Penso che una parte del Pd abbia preso una decisione molto ragionevole. Siamo contenti e apprezziamo lo sforzo". Jacopo Coghe, vicepresidente del congresso mondiale della famiglia, 'benedice' l'emendamento Pd alla legge anti-discriminazione dell'Emilia-Romagna. Coghe parla nel piazzale della Regione poco prima del convegno organizzato in assemblea legislativa dal centrodestra regionale, mentre dal presidio organizzato dalle associazioni Lgbt e dalle femminista scandiva il coro "vergogna, vergogna".
Ma lei sottoscriverebbe quell'emendamento? "Noi siamo contro la maternità surrogata, sia per le coppie omosessuali che per quelle eterosessuali. I bambini non sono una merce da comprare sul mercato, mi sembra una barbarie".

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