Coronavirus, disabile solo in casa e in preda al panico: in aiuto arrivano i Carabinieri
Non riusciva a raggiungere il suo deambulatore che aveva lasciato in giardino
Tra le varie richieste di aiuto alle quali le forze dell'ordine fanno fronte ogni giorno, non mancano quelle di persone sole e più fragili, com'è accaduto ieri 5 aprile. L'operatore della Centrale Operativa del 112 del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, ha risposto a un cittadino disabile residente in provincia, ristretto in casa per l’emergenza COVID-19, e da solo: "Aiutatemi a recuperare il mio deambulatore che non riesco a camminare”.
L'uomo non riusciva a raggiungere il suo deambulatore che aveva lasciato in giardino e, temendo il peggio, ha preso il telefono e ha chiamato i Carabinieri. Due militari della Stazione di San Lazzaro di Savena sono andati in soccorso del disabile, in preda al panico e alla solitudine.
Coronavirus e gestione dello stress: c'è l'aiuto degli psicologi dell'Ausl
Qualche giorno, un'altra drammatica telefonata di una adolescente che chiedeva aiuto, sempre ai Carabinieri, perchè il padre, unica fonte di reddito, in questo periodo non lavora e la famiglia sta avendo gravi difficoltà economiche.
I Carabinieri ricordano che il numero unico di emergenza 112 è gratuito e a disposizione della cittadinanza a qualsiasi ora del giorno e della notte per raccogliere richieste di aiuto, mentre per dare un aiuto psicologico la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione il numero 051 6597234, attivo dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00. Rispondono gli psicologi del DSM-DP dell’Ausl, insieme alla rete delle Associazioni del CUFO e con la collaborazione della Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Bologna.