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Cronaca Casalecchio di Reno

Disabile denuncia disservizi Cooperative sociali: "Assumono gente non qualificata per pagare poco"

'Voglio sapere se il personale che hanno inviato per prestarmi assistenza è qualificato". Dopo alcune 'disavventure', decide di andare a fondo: "Ho fatto domande, ma nessuna risposta. Anzi partono i ricatti"

Una nuova lettera di Alberto, cittadino disabile che qualche settimana fa, proprio sulle nostre pagine ha denunciato alcuni "disservizi" da parte delle cooperative sociali che gli offrono assistenza (e che avevano replicato alle accuse, ndr) in cui veniamo aggiornati sugli sviluppi della storia. O meglio sui non-sviluppi, visto che Alberto lamenta il "silenzio" rispetto alcuni interrogativi posti ai responsabili degli assistenti sociali, primo fra tutti la richiesta di accertare che il personale abbia conseguito i diplomi necessari ad operare nel settore.

"Cara Bologna Today - ci scrive Alberto -  i fattacci vergognosi delle cooperative Dolce e Ada stanno gradualmente assumendo una rilevanza nazionale. Alcuni media si sono interessati a questa tristissima vicenda ed altri se ne interesseranno. Su Facebook vari gruppi importanti che si occupano di disabilità hanno pubblicato i vostri articoli e i commenti, come le condivisioni, non sono certo mancati. La rete dei blogger sta pure rispondendo e mi auguro l'interessamento anche da parte di alcuni autorevoli organismi.

Certamente siamo solo all'inizio ma ho buoni motivi per sperare che la pubblicità negativa possa ottenere quei risultati (a favore di TUTTI i disabili) che le mie poche forze non sono in grado di conseguire. Non mi riferisco alla soluzione del mio caso specifico, del quale si sta già interessando un avvocato, ma ad una più vasta opera di "moralizzazione" che permetta alle persone svantaggiate di essere arbitre del proprio destino senza doversi inchinare passivamente a soprusi, prepotenze, arroganze e ricatti mascherati.

Vi aggiorno su alcuni eventi. Asc, Dolce e Ada continuano nel loro silenzio, nel senso che non hanno ancora risposto alla mia richiesta di verificare se il personale che mi mandano (e hanno mandato) a casa è effettivamente qualificato per il lavoro che fa. Di certo non lo è sempre poichè mi hanno anche mandato un educatore, ossia una persona con una qualifica che non ha nulla in comune con quella necessaria di OSS. E' come incaricare un ragioniere di progettare un ponte.

Se pretendo di fare questa verifica è perchè tutti sanno che molte cooperative sociali assumono tendenzialmente del personale non qualificate allo scopo di pagarlo poco, poi lo mandano allo sbaraglio inserendolo addirittura in strutture per disabili mentali (è successo!) senza istruzioni di sorta. Tutto fila liscio finchè non ci scappa il morto o, più semplicemente, un incidente che condanni una persona alla carrozzina perenne. Ovviamente non mi riferisco nè al mio caso personale nè a quel terribile infortunio di un anno fa che causò il decesso di un ragazzo ricoverato alla Casa Dolce di Casalecchio. Sono incidenti di percorso che possono capitare anche agli operatori più esperti e preparati....purchè siano veramente preparati da un corso di OSS in piena regola.

E' solo questo che pretendo di verificare: gli operatori Dolce e Ada che vengono da anni in casa mia sono qualificati? Quando hanno preso il diploma? Mi riferisco a tutti ma in particolare a quelli che mi hanno lasciato cadere senza muovere un dito e mi hanno sistemato su una comoda carrozzina per il resto dei miei giorni. Se Asc, Dolce e Ada sono in regola perchè si rifiutano di esibirmi questi quattro pezzi di carta? Non si rendono conto che il loro comportamento ostruzionistico può solo ingenerare il legittimo sospetto che abbiano qualche magagna da nascondere? E non capiscono che prima o poi dovranno cedere?

Ma la storia non finisce qui. Un pò di tempo fa il mio avvocato ha chiesto per iscritto ad Asc se le cooperative Dolce e Ada sono assicurate per gli infortuni e con quale compagnia: nessuna risposta. Ripetuta la richiesta verbalmente si è sentito rispondere di interpellare direttamente le cooperative. Come? Asc non sa se le cooperative di cui si serve a Casalecchio sono assicurate o meno? Lo sa, lo sa, ma intanto hanno guadagnato tempo.

Bene, l'avvocato ha ripetuto la richiesta direttamente alle cooperative, ma queste non rispondono....ingenerando sospetti su sospetti. In pari tempo, con un tempismo eccezionale, la Dolce ha preteso questa mattina di fare un sopralluogo nella mia abitazione per verificare se i miei ausili sono a norma di sicurezza per prevenire incidenti, suppongo, al personale. Ovviamente ho preso tempo anch'io sull'onda del loro comportamento, senonchè il responsabile della sicurezza della Dolce ha comunicato alla mia assistente sociale (sempre questa mattina) che mi sospenderanno il servizio di assistenza se non mi inchinerò al loro dictat.

Non è un ricatto bello è buono? Lo si chiami in un modo o nell'altro è un comportamento vergognoso, mi vergogno io per loro.
L'assistente sociale, che mi pare una degna persona e non vuole probabilmente rendersi complice di atteggiamenti intimidatorii e vessatorii, ha comunicato alla Dolce il mio numero di cellulare affinchè parlino direttamente con me, ma il tizio non si è fatto ancora vivo mentre scrivo, ore 18.25. Tanta fretta prima, tanta calma poi? Chi se ne intende mi ha detto che mi vogliono cucinare a fuoco lento, che è il loro modo di agire per intimidire chi alza la cresta...boh?!

La ciliegina sulla torta. Da una decina di giorni ho chiesto un appuntamento "privato" con l'assessore ai servizi sociali di Casalecchio. Senza immaginare cosa gli avrei detto, mi ha concesso un incontro "pubblico", cioè alla presenza dei vertici Asc. Poichè gli intendevo parlare "privatamente" ho rifiutato e ripetuto la richiesta di un incontro "privato".  Ma per ora tutto tace. Vuoi vedere che una persona in carrozzina fa paura a un assessore comunale?"

Alberto Coppini

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