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Cronaca

Aggressioni e tafferugli, il questore chiude discoteca

Un altro locale abbassa le serrande. Nell'ultimo fine settimana, gli agenti erano intervenuti più volte

Ancora un locale chiuso dal questore, Isabella Fusiello. Questa volta è toccato alla discoteca "Numa" di via Alfieri Maserati, in zona Fiera. 

Niente ballo quindi per cinque giorni dalla data di notifica, fa sapere la questura di Bologna. Il provvedimento  
deriva da alcuni interventi delle volanti, effettuati nell’ultimo mese per disordini registrati all’esterno dell’esercizio.

Nell'ultimo fine settimana, gli agenti sono intervenuti più volte a causa di liti e aggressioni tra alcuni clienti che in certe occasioni, hanno coinvolto anche personale addetto alla sicurezza del locale.

La discoteca era stata chiusa per 12 giorni anche a novembre del 2021, dopo dopo l'aggressione ai danni di un 19enne da parte di un gruppo di coetanei. 

Diversi gli esercizi chiusi negli ultimi mesi

L'ultimo locale ad abbassare le serrande è stato, martedì scorso, un bar di via Petroni. dopo che gli agenti di polizia locale hanno indentificato tre minorenni intenti a consumare cocktail. 

I controlli straordinari disposti nelle zone della cosiddetta "movida", anche legati alle nrome anti-covid, hanno portato a diversi provvedimenti della questura. 

Il 13 marzo, il gestore di un altro locale in via Petroni era stato multato per la violazione, ovvero vendita di alcol a minori, mentre un ristorante ai confini con il comune di San Lazzaro è stato costretto a chiudere per aver organizzato una affollatissima festa.  

A febbraio a tirare giù le serrande era stato un negozio di alimentari in Piazza VIII agosto, dopo che il titolare aveva venduto super alcolici ad alcuni 16enni e uno di loro aveva accusato un malore, finendo in coma etilico al Sant'Orsola.  Chiusi anche un negozio di vicinato in Pratello perché aperto oltre l'orario di chiusura e un circolo in via Capo di Lucca per il quale è stato già disposto lo stop per cinque giorni per assembramenti. 

Il questore, a gennaio, aveva messo i sigilli a un club privato di via Mattei, dover si stava tenendo una festa "camuffata" da stage di ballo, e ancora a due pizzerie, in via Corticella e via Ferrarese, a un bar di Pieve di Cento, frequentati da spacciatori e a un B&B di via Boldrini per non aver controllato la certificazione verde covid. 

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