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Discoteche e locali, firmato un protocollo con il Ministero: "Sinergia a favore della legalità"

I gestori dei locali notturni hanno stretto un accordo con le Forze dell'Ordine per salvaguardare la sicurezza e contrastare l'abuso di alcol e droga. Il Questore Bernabei: "Mettiamo alla prova la sua applicazione"

Gestori di discoteche e locali insieme alle forze dell'ordine per incrementare i livelli di sicurezza dell'intrattenimento notturno con l'obiettivo di favorire la diffusione della cultura della legalità nelle giovani generazioni, attivando strategie di prevenzione, contrastare la violenza, l'uso di droga e l'abuso di alcool. Questo in sintesi il senso del Protocollo d’Intesa tra Ministero dell’Interno e i rappresentanti delle organizzazioni dei gestori di discoteche presentato oggi nella sede di Confcommercio Ascom Bologna. I gestori firmatari, che ad oggi sono sette/otto (gli iscritti al SILB Bologna - Federazione dei gestori delle discoteche e dei locali di spettacolo), si impegnano formalmente a rispettare alcune precise norme. 

A presentare il protocollo il Prefetto di Bologna Patrizia Impresa, il Questore di Bologna Gianfranco Bernabei, il direttore generale Confcommercio Ascom Bologna Giancarlo Tonelli, il Vice presidente asso-intrattenimento Ezio Rizzoli, il presidente SILB Bologna Oliviero Giovetti, Paolo Raffaelli di Federsicurezza Emilia-Romagna e Marche. Tutti molto orgogliosi per una sinergia che va nella direzione della responsabilità condivisa. 

A fare gli onori di casa Giancarlo Tonelli, direttore generale Confcommercio Ascom Bologna: "Si tratta di un tema importante che ci impegna da tempo attraverso percorsi di prevenzione abbinati alla cultura di impresa, siamo tutti dalla parte della legalità e questa firma è molto importante per i giovani e anche per le loro famiglie. I firmatari dell'accordo sono professionisti della notte". 

Il prefetto di Bologna: "La scelta non era facile" - VIDEO

Il Prefetto di Bologna Patrizia Impresa l'ha definita una tappa significativa, un tema che sta a cuore sia alla "parte" pubblica che a quella privata: "La nostra attenzione è sempre viva su argomenti legati ai giovani, alla loro sicurezza e alla prevenzione; ultimamente la tematica ci ha impegnati per alcuni eventi avvenuti sul territorio (il Questore ha chiuso una discoteca per somministrazione di alcol a minori) e l'accordo con il Ministero dell'Interno si pone degli obiettivi di responsabilità condivisa". 

Le organizzazioni di categoria dei gestori hanno il compito di sensibilizzare e favorire l’adesione delle aziende associate, mentre da parte delle Istituzioni - Prefettura e Forze dell’ordine – oltre a quello di vigilare e difendere le attività regolari da quelle abusive – appunto, quello di collaborare con i gestori e gli addetti alla sicurezza per incentivare forme gestionali capaci di ridurre i pericoli di cui sopra. Per centrare gli obiettivi di cui sopra si potranno dotare i locali di impianti di videosorveglianza sia all’interno che all’esterno in modo da rendere più efficacie l’individuazione dei responsabili di eventuali reati con l’impegno di conservare le immagini riprese dalle telecamere per una settimana successiva all'evento.

Il questore di Bologna Gianfranco Bernabei: "Il tema è di piena attualità visto che siamo in una fase storica in cui si eccede nell'uso di alcol e di droga che si sviluppa anche nei dntorni delle discoteche. Continuiamo la nostra attività di vigilanza con più strumenti e adesso metteremo alla prova l'applicazione del protocollo". 

L'impegno dei locali: le regole a cui si devono attenere

I gestori delle discoteche si impegnano ad utilizzare i servizi di sicurezza prestati da agenzie in regola secondo i disposti del D.M. 6 ottobre 2009 e con l’ausilio delle agenzie si dovrà comunicare alla Questura di Bologna i nominativi degli addetti ai servizi di sicurezza e del personale di supporto previste dall’art. 4 nr. 5 del D.M. succitato almeno 12 ore prima dell’inizio dell’evento.

I locali che aderiranno al protocollo (quelli iscritti al SILB attualmente sono poco meno di una decina) saranno facilmente riconoscibili per la presenza dei cartelli di avviso alla clientela (CARTELLO DI AVVISO ALLA CLIENTELA ) che invitano il pubblico ad avere un comportamento adeguato all’ingresso, all’interno e all’uscita dei locali. Chi non si adegua non sarà ammesso e la direzione del locale potrà adottare il "legittimo motivo " di cui all'art 187 del regolamento di esecuzione del TULPS.

Nei locali aderenti a questo protocollo dovrà poi essere sempre presente almeno un addetto ai servizi di vigilanza o altro dipendente del locale che abbia frequentato con profitto, un corso di formazione di primo intervento sanitario al fine di garantire in casi di emergenza un primo, seppur provvisorio, presidio per tutelare la salute dei frequentatori.

L’intesa, oltre a definire il numero minimo di addetti da impiegare in relazione alla capienza del locale, ha poi ha accolto la proposta di utilizzo di personale di supporto agli addetti alla sicurezza nella percentuale del 30% sul totale in modo da rendere meno onerosa l’eventuale ausilio di incaricati per quei trattenimenti in cui si prevede una forte affluenza o in relazione alla tipologia di pubblico: "Sembra poco, ma per noi questo è un bel passo avanti - ha detto Oliviero Giovetti, presidente SILB Bologna (Federazione dei gestori delle discoteche e dei locali di spettacolo) -  visto che possiamo impiegare il nostro personale interno per mansioni che prima dovevamo affidare agli esterni. Naturalmente c'è della preparazione alla base di queste mansioni. Speriamo che la condivisione della responsabilità che stiamo annunciando oggi sia anche la fine del pensiero che le discoteche siano un inferno e che i loro gestori siano sporchi, brutti e cattivi. Il nostro lavoro è complicato ma è un lavoro normale". 

L’intesa ha una durata di tre anni, nel corso dei quali la Prefettura coordinerà gli incontri annuali per verificare lo stato di attuazione degli impegni assunti, l’efficacia delle misure previste e l'eventuale adozione di azioni correttive e integrative oltre gli eventuali aggiornamenti: "Valutazioni verranno fatte in corso d'opera - ha concluso Patrizia Impresa - anche in forte considerazione del fatto che questo è un investimento nel futuro, un patto generazionale con i nostri giovani che fa leva anche sull'informazione e la demonizzazione di alcol e droga". 

Confcommercio Ascom Bologna ha sempre riservato molta attenzione ai contesti di divertimento notturni. Fin dal 2000, infatti ha realizzato numerose iniziative formative e di sensibilizzazione al divertimento sicuro che hanno sviluppato progetti innovativi dedicati a questo settore. Da “I professionisti della notte” al “Referente per la sicurezza nei locali di spettacolo” Confcommercio Ascom Bologna ha organizzato molti corsi che hanno visto la partecipazione di gestori, collaboratori e personale di sicurezza dei locali di intrattenimento. Il D.M. 6/10/2009, quello che ha istituito la figura dell’addetto alla sicurezza e il relativo Albo Prefettizio, è nato a Bologna grazie alla Prefettura che ha ottenuto il finanziamento vincendo la gara indetta dal Ministero dell’Interno nel 2004. Risulta evidente che è nostra soddisfazione poter ospitare la presentazione di questo protocollo che impegna i sottoscrittori a collaborare per migliorare e rendere più sicuri i contesti in cui i giovani vanno a divertirsi. Un ringraziamento particolare va alle Istituzioni che hanno accolto le istanze degli imprenditori del settore dell’intrattenimento scrivendo il presente protocollo che si sviluppa attraverso alcuni fondamentali passaggi.

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