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Cronaca

Ditta fittizia e 176 veicoli intestati: 49enne denunciata per truffa

Il comandante Galloni: "Questi comportamenti sono molto gravi, perché mediante irregolarità burocratiche si possono occultare reati molto pericolosi"

Una donna di 49 anni risultava proprietaria di 176 auto pur vivendo in una comunità che accoglie persone disagiate. A scoprire tutto è stata la Polizia Locale Reno Galliera, attraverso un'indagine durata diversi mesi e che ha visto la collaborazione della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Milano (Ufficio Intestazioni Fittizie Autoveicoli) e di alcuni Comandi di Polizia Locale della Lombardia.

Tutto è iniziato a fine 2019 quando una pattuglia della Polizia Locale ha denunciato per guida in stato di ebbrezza una  49enne, domiciliata nel bolognese. Nel corso del controllo gli agenti avevano trovato a bordo del veicolo alcune targhe, risultate poi essere di autoveicoli già radiati dalla circolazione. La donna risultò essere titolare di una ditta individuale di commercio all’ingrosso di autoveicoli usati, e tutto si concluse con alcune sanzioni .

Qualche mese dopo però un secondo episodio è tornato a smuovere le acque. Una vettura intesta alla donna non si era fermata a un posto di blocco della Polizia Locale di Carbonara al Ticino, in provincia di Pavia. La 49enne affermava di non conoscere l’esistenza di questa auto, né di sapere come mai fosse intestata a lei. Particolare che ha insospettito gli agenti e il comandante Massimiliano Galloni che hanno avviato ulteriori accertamenti.

Le successive indagini hanno così consentito di accertare che la donna risultava intestataria di ben 176 autoveicoli, di cui 77 acquistati nel 2020: situazione peraltro - sottolineano gli inquirenti - non giustificata dalle sue condizioni economiche. Inoltre, dalle indagini sarebbe emerso che anche la ditta individuale di commercio all’ingrosso di veicoli usati era fittizia, non producendo alcun reddito. La ditta in questione tuttavia - aggiungono gli investigatori - risultava utile dal momento che consentiva alla donna di  intestarsi la proprietà dei veicoli senza dovere pagare l’imposta per la registrazione del trasferimento di proprietà al PRA e, nello stesso tempo, di non dovere neppure più pagare annualmente il bollo auto.

"La condizione di nullatenente metteva anche la donna al sicuro da eventuali sanzioni al codice della strada commesse dagli utilizzatori dei veicoli - spiegano dalla Polizia Locale Reno Galliera - con costi rilevanti per gli organi di polizia di tutta Italia, che dovevano comunque procedere alla notificazione dei verbali senza possibilità che questi venissero pagati, né di rientrare delle spese postali comunque anticipate".

La 49enne è stata  così denunciata per i reati di falso ideologico continuato, perchè avrebbe, con l’inganno, fatto attestare al pubblico ufficiale fatti non veri, attestazione utile per trascrivere a suo favore il passaggio di proprietà. Risponderà anche di truffa continuata ai danni dello Stato, perché con i descritti raggiri si sarebbe procurata un ingiusto vantaggio, potendo contare sull’esenzione dall’imposta sui passaggi di proprietà e sui bolli auto annuali. 

"Su indicazione dell’Ufficio Intestazioni Fittizie Autoveicoli della Sezione di Polizia Giudiziaria di Milano, che già da qualche anno si occupa di questi fenomeni delittuosi in Lombardia - commenta il Comandante Massimiliano Galloni - abbiamo chiesto alla Procura di Bologna di disporre nei confronti della indagata un decreto di “blocco anagrafico”, che notificato al PRA impedisce a questi prestanome di intestarsi nuovi veicoli. Nel contempo l’individuazione dei 176 veicoli consentirà alla forze dell’ordine di tutta Italia di bloccarne la circolazione e disporne la radiazione. Questi comportamenti sono molto gravi, perché mediante una mera irregolarità burocratica si possono occultare reati molto pericolosi, favorendo la mancata identificazione dei soggetti dediti alla pirateria stradale e alla commissione di reati contro la persona ed il patrimonio”.

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