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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via del Rondone

Ladro di identità: mille volti per aprire conti correnti e avere carte di credito

Acciuffato davanti a un'agenzia di scommesse in via del Rondone un 63enne di Casalecchio di Reno. Rubava identità: aveva documenti, bancomat, sim e tessere sanitari intestati ad altri

Utilizzando documenti falsi, 'rubava' l'identità a ignari cittadini per aprire conti correnti, fare acquisti con carte di credito e attivare contratti telefonici. Sembra essere un truffatore recidivo Romano Frabetti, 63enne di Casalecchio di Reno , arrestato ieri pomeriggio dalla polizia davanti a un centro scommesse in via del Rondone, a Bologna.

GIA' CONOSCIUTO DALLE FORZE DELL'ORDINE. L'uomo era già finito nei guai, a partire dalla fine degli anni ottanta, per truffa, associazione per delinquere, falsificazione di documenti e appropriazione indebita. Ieri pomeriggio è incappato in un normale controllo fatto fra gli avventori del centro scommesse dalla polizia, che ha identificato tre persone. Alla richiesta di mostrare i documenti, Frabetti ha esibito una carta d'identità intestata a un ferrarese di 61 anni. Alcune anomalie sulla foto, priva di timbro, hanno insospettito i poliziotti, che gli hanno chiesto un altro documento. A quel punto l'uomo ha vuotato il sacco, spiegando di essere uscito dal carcere un paio di mesi fa e ammettendo di mantenersi facendo truffe.

COSA OTTENEVA CON LE FALSE IDENTITA'. Con i documenti falsi - ha raccontato - avrebbe aperto conti correnti e ottenuto bancomat e carte di credito, utilizzate tra le altre cose per acquistare telefoni cellulari che avrebbe poi rivenduto. Al 63enne sono state sequestrate tessere elettroniche di un paio di banche (Unicredit e Ingdirect), una carta Postepay, un tesserino sanitario intestato a un'altra persona e quattro sim card. E' stato arrestato per fabbricazione e possesso di documenti falsi e denunciato per sostituzione di persona. Nel 2008 l'uomo fu arrestato dalla polizia di Ferrara al termine di un'indagine che smascherò una organizzazione che creava documenti d'identità falsi per accedere a finanziamenti e a mutui immobiliari. A suo carico ci sono anche provvedimenti di divieto di ritorno nel comuni di Pescara e Ascoli Piceno.

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