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Latte e derivati, al via la donazione di Granarolo: 170mila pasti all’anno ai più fragili | VIDEO

E' la donazione che diventa strutturale al Fondo sociale di comunità e che prevede ogni settimana la distribuzione a 11mila persone

Latte e derivati per un’equivalente di oltre 170mila pasti all’anno. E' la nuova donazione dell'azienda Granarolo che prevede ogni settimana la distribuzione a 11mila persone grazie al coordinamento di VOLABO e alla rete dell’associazionismo e del volontariato. 

Cinquecento confezioni di latte crescita per bambini, 4600 litri di latte, oltre 2000 confezioni di formaggi e 3500 tra yogurt e merende sono stati donati quindi ùal Fondo sociale di comunità “Dare per Fare” che si aggiunge ai 10mila litri di latte e altrettanti chilogrammi di pasta donati a metà marzo per sostenere le persone ucraine in fuga dalla guerra e ospitate sul territorio metropolitano.

I prodotti donati che equivalgono a 171.756 pasti/anno saranno distribuiti da associazioni e Caritas parrocchiali a quattromila famiglie che vivono sul territorio, attraverso il coordinamento di VOLABO-Centro Servizi per il Volontariato. Oltre agli alimenti Granarolo ha donato al progetto “Un piatto per tutti” un furgone refrigerato per risolvere eventuali criticità che potevano emergere nella distribuzione di prodotti freschi. 

"La collaborazione con Granarolo ha portato a strutturare una donazione costruita ad hoc sulle necessità della comunità metropolitana - fa sapere Città metropolitana - prima esperienza di questo tipo per il Fondo sociale di comunità, un progetto complesso che prevede una continuità nel tempo". 

“Sono queste le azioni che ci confermano che  una forte sinergia pubblico/privato sia la strada giusta da percorrere per prendersi cura del benessere dell’intera comunità e dare risposte concrete per affrontare le emergenze – ha sottolineato il sindaco metropolitano Matteo Lepore - Siamo partiti da una solida base di risorse economiche pubbliche e in un’ottica di corresponsabilità vogliamo stimolare la costruzione di reti sempre più integrate e la raccolta di risorse, beni, progetti e idee da cittadine e cittadini, imprese, associazioni. La grande innovazione e l'attrattività del nostro progetto risiedono proprio nella possibilità, grazie ai contributi di imprese e privati, di dare risposte all'intero territorio metropolitano raggiungendo capillarmente associazioni e piccole realtà periferiche. Ricordo – ha concluso Lepore - che il Fondo di comunità ha attivato un canale dedicato alla raccolta straordinaria di donazioni a favore dell’emergenza Ucraina che ha già ricevuto una prima generosa risposta proprio dalla Granarolo”.

“Siamo stati molto contenti di aderire al Fondo Sociale di Comunità messo a punto da Città metropolitana di Bologna”, ha commentato il Presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari. “Abbiamo trovato negli amici di VOLABO e di Città metropolitana di Bologna un grande entusiasmo che ci ha contagiato e questo è il modo più bello di fare le cose, insieme, nella volontà di fare il bene comune. Siamo convinti che le aziende come le nostre abbiano il
dovere di stare al fianco della comunità in cui operano e in particolare di chi vive momenti di difficoltà, con azioni concrete, guidate dall’etica della responsabilità sociale d’impresa”.

“Il progetto ‘Un piatto per tutti’, che il Centro Servizi sta facilitando nell’ambito del Fondo Sociale di Comunità, - ha evidenziato Alberto Pullini, vicepresidente di VOLABO-Centro Servizi per il Volontariato della città metropolitana e di CSVnet Emilia-Romagna - è una delle tante dimostrazioni di come l’azione volontaria e quella di VOLABO, a fianco dell’amministrazione locale, sia fondamentale per sostenere le famiglie e le persone più vulnerabili. Poter contare sulla ingente donazione di una grande azienda del territorio come Granarolo, così come sul tempo donato dai tantissimi volontari impegnati nel progetto è il segno di una generosità e un’energia solidale che si concentrano e si propagano anche in situazioni estreme e imprevedibili come quella in cui ci troviamo. La nostra città metropolitana, in ogni sua parte, è una comunità realmente capace di prendersi cura delle persone”. 

Dare per fare

E' un progetto di innovazione sociale nato in epoca pandemica che ora la Città metropolitana intende sviluppare, consolidare e rilanciare come strumento permanente. Il progetto è promosso da Città metropolitana, Comune di Bologna, Unioni e Comuni, insieme a sindacati, imprese e associazioni, società partecipate e Terzo settore e vede
quattro linee principali di intervento: beni alimentari e di prima necessità, sostegno all’abitare, contrasto alla povertà educativa e al divario digitale e lavoro.
Nelle ultime settimane è stata lanciata una raccolta straordinaria di beni e risorse destinate alle persone in fuga dall'Ucraina e già ospitate nel bolognese. Le donazioni raccolte saranno indirizzate ai Comuni per sostenere le necessità dei rifugiati attualmente ospitati in forma volontaria da famiglie e amici che vivono nel territorio
metropolitano oppure accolte negli alloggi messi a disposizione dai Comuni. 

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