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Lascito milionario alla neuropsichiatria pediatrica: "Presto un centro di monitoraggio dell'epilessia"

Alla donazione da un milione e mezzo, la Regione ne ha aggiunti altrettanti: sono destinati a bambini e ragazzi affetti da patologie del sistema nervoso centrale

Un lascito testamentario di un milione e mezzo di euro e altrettanti investiti dalla Regione che verrano investiti nella Neuropsichiatria dell’età pediatrica dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche (presso il Sant’Orsola).

I dettagli sono stati illustrati questa mattina presso la sede dell'Azeinda Ausl di via Castiglione alla qual hanno partecipato l'ssessore regionale alla salute, Raffaele Donini, Paolo Bordon, Direttore Generale dell’Azienda USL e dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore Generale del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS, Duccio Maria Cordelli, Direttore della Neuropsichiatria dell’età pediatrica dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna e Valentino Di Pisa, Presidente FANEP, associazione a sostegno dei pazienti della Neuropsichiatria Infantile. 

Donini: "Arricchisce la già eccellente situazione della neuropsichiatria infantile"

"Una bellissima iniziativa, una privata cittadina ha donato un milione e mezzo - ha detto Raffaele Donini, Assessore regionale alla Sanità - al quale la Regione ha aggiunto un altro milione e mezzo, arricchendo la già eccellente situazione della neuropsichiatria infantile". L'assessore ha fatto anche alcune considerazioni sull'aumento dei contagi: "Probabilmente ci aspettano altre 2-3 settimane con numeri importanti, le mascherine servono, non occorre neanche un decreto, invito a indossarla soprattutto negli ambienti chiusi. Registriamo un numero molto basso di ospedalizzati, ma se i numeri sono importanti potrebbe diventare una condizione impegnativa". 

Gibertoni: "Prevista anche integrazione con il Bellaria"

"Un progetto che traguarda i prossimi dieci anni - ha detto Gibertoni - un contributo importante per tutta la popolazione pediatrica. Lo sforzo della Regione anche su altri aspetti che sono legati all'assistenza dei bambini che hanno bisogno di monitoraggi intensivi, c'è anche il progetto di integrazione con il Bellaria che garantisce uno slancio che hanno poche realtà". 

Gibertoni conferma che il pronto soccorso del Sant'Orsola è sotto pressione sia per i contagi che per l'ondata di calore: "L'aspetto più drammatico di questa fase è l'assenza del personale, oggi siamo a 130 persone fuori con il covid, stiamo ripensando al piano di chiusure dovremmo ricontrarre le attività programmate", condizione confermata anche da Bordon: "200 operatori assenti tra i nostri dipendenti, numero raddoppiato negli ultimi 10 giorni". 

Cordelli: "Importante per la diagnostica e per indirizzare i bambini candidabili alla chirurgia".

"Ci permetterà di migliorare le cure di bambini e ragazzi con patologie del sistema nervoso centrale - conferma Duccio Maria Cordelli - principalmente per sviluppare un centro di monitoraggio intensivo dell'epilessia, importante per la diagnostica e per indirizzare i bambini candidabili alla chirurgia". 

Bordon: "Professionisti di valore che sapranno far rendere al meglio questa importante donazione"

"Risorse che ci consentiranno di fare un salto in avanti rispetto alla qualità dei servizi nella consapevolezza che abbiamo dei professionisti di valore che sapranno far rendere al meglio questa importante donazione" ha detto Bordon. Riguardo alle proteste sulle carenze di personale, il direttore Ausl sottolinea che "abbiamo più risorse rispetto al periodo prima della pandemia, il problema è che è difficile da reperire alcune figure, in questo momento abbiamo bisogno di figure di assistenza. Una incidenza così in alta di contagi in estate, dispiace che ancora parliamo di covid". 

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