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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Donini: "Procedere speditamente con terze dosi". Vaccino 5-11 anni verso Natale

Si spinge ancora sui vaccini anti-covid, anche dopo l'arrivo in Italia della variante Omicron. Per quelli in età pediatrica si resta in attesa del via libera di Aifa, che dovrebbe arrivare questa settimana

Si spinge ancora forte sulla vaccinazione anti-covid, anche alla luce dell'arrivo in Italia della nuova variante Omicron: "I dati confermano ancora una volta che il vaccino fa la differenza e che le persone non vaccinate corrono rischi molto maggiori di contrarre l’infezione, di essere ricoverati, anche in terapia intensiva, e di morire. Fondamentale è vaccinarsi e procedere speditamente con la terza dose". Ha scritto questa mattina sui social l'assessore regionale alle politiche della salute, Raffaele Donini. A confermarlo ancora una volta l’ultimo Report dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna, che ha analizzato l’incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze sul territorio nelle settimane comprese dal 21 ottobre al 17 novembre.  

Variante Omicron, OMS: riunione urgente dei ministri del G7

"Ha avuto una diffusione importante in Sudafrica, ma il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti, c'è stato un incremento del 260% dei casi in quel Paese: il tutto supporta una maggior contagiosità. Ma non c'è nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all'effetto dei vaccini in maniera importante”, rileva Franco Locatelli, coordinatore del Cts, Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e lo riferisce la Conferenza Stato-Regioni. 

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I vaccinati "sono protetti largamente" rispetto alla variante Omicron: “ad oggi nessuna delle varianti isolate, la Alfa o la Delta, si è dimostrata resistente all'effetto dei vaccini”, afferma Locatelli, che aggiunge: “ci sono più di 30 mutazioni della proteina Spike - aggiunge – è possibile che si riduca, di poco, l'efficacia rispetto a questa nuova variante, ma servono studi immunologici da condurre in maniera rigorosa. Le prossime due settimane chiariranno la situazione, anche studi epidemiologici" e invita a fidarsi "di un approccio metodologico rigoroso" e a vaccinarsi.
Intanto l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avverte che la variante Omicron del Covid potrebbe avere "gravi conseguenze": “la probabilità di una potenziale ulteriore diffusione di Omicron a livello globale è elevata”.

Proprio per questo motivo c’è stata una riunione d'emergenza dei ministri della Sanità del G7: “Dobbiamo continuare ad agire velocemente per accrescere gli sforzi delle vaccinazioni, e aumentare la nostra protezione', sostiene la commissaria Ue alla Salute Kyriakides: “Bisogna indossare le mascherine e mantenere il distanziamento sociale quando occorre”.

La variante Omicron è 'altamente trasmissibile' e richiede 'un'azione urgente', affermano i ministri della Salute del G7. "Ad oggi – spiega sempre l’Oms - non sono stati segnalati decessi legati alla variante di Omicron”: “Al momento, è stata segnalata una trasmissione locale in Sud Africa e vi sono prove di diffusione in diversi Paesi in quattro regioni dell'Oms (Africana, del Mediterraneo orientale, europea e del Pacifico occidentale)”, inoltre “sebbene la maggior parte dei casi identificati in questi paesi siano legati ai viaggi, ci aspettiamo che questo cambi man mano che diventano disponibili ulteriori informazioni”.

Vaccinazione bambini

Per la vaccinazione in età pediatrica si resta in attesa del via libera di Aifa, che dovrebbe arrivare questa settimana. Si pensa che possano iniziare le somministrazioni dal 23 di dicembre: “Magari sarà qualche giorno prima o qualche giorno dopo. – spiega Franco Locatelli, coordinatore del Cts, Comitato Tecnico Scientifico e presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) – semplicemente perché per quella data saranno disponibili le formulazioni pediatriche, in quanto la dose per la fascia di età 5-11 anni è di un terzo, 10 microgrammi, rispetto alla dose per l'adulto. Si è proprio voluto evitare il prelievo dalle fiale degli adulti, perché avrebbe creato situazioni in qualche modo aleatorie, per questo si è preferito aspettare la disponibilità di formulazioni pediatriche”.

(Foto Today.it)

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