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Cronaca Centro Storico / Via Rialto

Giovane mamma accoltellata: chiamate e messaggi d'aiuto, così i drammatici momenti dell'aggressione

Nell'ordinanza di custodia cautelare dell'ex compagno della vittima il racconto shock del figlioletto: dalla telefonata al nonno che avrebbe assistito in diretta alla violenza, all'sos lanciato ai vicini

"Papà devi venire qui..non se ne vuole andare, sta facendo casino... Portalo via...".  E' la richiesta di aiuto -   via WhatsApp - della giovane mamma accoltellata alla vigilia di Natale in via Rialto dall'ex compagno. Nelle pagine dell’ordinanza con cui il giudice ha disposto il carcere per il 31enne marocchino si ripercorrono i drammatici momenti dell'aggressione. Prima di essere raggiunta da vari colpi di fendente, la 25enne sarebbe riuscita a inviare qualche messaggio di allarme. Poi uno dei figli, il maggiore, impugnato il telefono della madre sarebbe riuscito a fare una videochiamata - come riporta il Corriere di Bologna- per chiedere aiuto al nonno, dicendogli che il padre stava ammazzando la mamma. Dall'altro capo dello smartphone l'uomo sentiva la figlia urlare, mentre veniva colpita prima con dei pugni, poi con un paio di forbici. Ripetutamente. Fino a quando il figlio maggiore è scappato verso il portone e ha bloccato un passante. Sono poi stati i vicini a mettere in salvo i bambini e allertare i soccorsi, che si sono poi occupati di trasportare d'urgenza la donna in ospedale, dove ancora si trova ricoverata. Malconcia dopo un delicato intervento, ma fortunatamente in ripresa. 

Davanti agli investigatori, in audizione protetta, il bimbo ha ripercorso quei minuti di violenza. Raccontando della mamma urlante mentre il "papà che con un filo fingeva di strozzarsi". Per poi passare ad aggredirla - secondo il racconto del piccolo, riportato dal Corriere- l'uomo avrebbe iniziato a tirare i capelli alla mamma, a strattonarla, buttarla a terra, prenderla a pugni, per poi colpirla alla schiena con un paio di forbici. Una decina di colpi. Mentre il piccino provava a intervenire, ma il padre non si placava. 

Del litigio e dell'aggressione l'ex compagno della vittima sostiene di non avere ricordi, offuscato dal mix di alcol e droga assunto nelle ore precedenti il fatto. Proprio l'uso di sostanze stupefacenti - secondo il giudice - sarebbe il movente che potrebbe aver fatto scattare la lite tra i due, dopo che la donna avrebbe rimproverato l'ex di assumere droga davanti ai figli.

Per il giudice, che ha convalidato l’arresto eseguito dai carabinieri dopo il tentativo fuga dell’uomo sarebbe "l’epilogo gravissimo" di "un’annosa situazione di disagio", come riporta ancora il Corriere. Violenze reiterate nel tempo, che sebbene negate dall'uomo troverebbero riscontro -  secondo il giudice - nei diversi accessi al pronto soccorso, il primo dieci anni fa.  

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