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Cronaca Bazzano

Donna incinta avvelenata, municipio tappezzato di post-it vs la violenza

Presidio di solidarietà, il sindaco: "Un modo per non restare in silenzio o da soli di fronte ad avvenimenti come questo, ma per ritrovarsi come comunità e dire a voce alta che rifiutiamo ogni forma di violenza sulle donne. Qui come ovunque"

Nel tardo pomeriggio di ieri i cittadini del comune di Valsamoggia si sono riuniti in piazza Garibaldi a Bazzano e hanno detto tutti insieme No alla violenza sulle donne.  
E' stato infatti organizzato un presidio per portare la solidarietà di tutti alla 34enne incinta avvelenata dal compagno a Bazzano. L'uomo si trova in carcere, lei in rianimazione al Maggiore. 

Si tratta di una "doppia violenza subita, che non solo ha colpito la nostra comunità - ha detto il sindaco Daniele Ruscigno in occasione della manifestazione -  ma che mi colpisce se possibile ancora di più visto che tra pochi mesi diventerò padre".
Il presidio è stato anche "un modo per non restare in silenzio o da soli di fronte ad avvenimenti come questo, ma per ritrovarsi come comunità e dire a voce alta che rifiutiamo ogni forma di violenza sulle donne. Qui come ovunque", ha aggiunto il primo cittadino di Valsamoggia invitando i cittadini  a lasciare il proprio pensiero scritto su dei post-it rosa, che sono poi stati affissi  in municipio. 
Un modo per incoraggiare le donne che hanno paura, a parlare, a denunciare la situazione, a chiedere aiuto. "Facendo sentire loro tutto il sostegno pubblico, delle istituzioni e della collettività - aggiunge Ruscigno - Facendo il possibile per rinforzare sempre di più il sistema e la rete di aiuto."

Presidio di solidarietà a Bazzano

I dati relativi alla violenza sulle donne e ai femminicidi sono allarmanti, "rappresentano - ha sottolineato il sindaco - un rischio per l'incolumità e la vita per le donne di alcune fasce di età, più alto di quello relativo a incidenti come quelli stradali. E nella maggioranza dei casi avvengono tra le mura domestiche o comunque per mano di persone conosciute o con cui si hanno relazioni".

Proprio qualche giorno fa - ha infine aggiunto il primo cittadino - il 2 giugno "festeggiavamo l'anniversario dell'allargamento del diritto di voto alle donne. Tanti passi sono stati fatti, dal punto di vista politico, economico e sociale. Tanti diritti sono stati riconosciuti ma la strada è ancora lunga e soprattutto i riconoscimenti formali sono necessari, ma da soli non bastano. Quello che serve è un cambiamento culturale definitivo. Gli atti simbolici come quello di oggi sono importanti per sensibilizzare. Ma è fondamentale un lavoro culturale e educativo quotidiano. In cui ognuno deve fare la sua parte, cambiando quei comportamenti e quei linguaggi che a volte possono apparire come innocui, ma che fanno parte di un unico sistema di concepire i ruoli di uomo e donna e le relazioni, che va cambiato una volta per tutte".
 

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