Dozza: allarme trasporto detenuti. Solo due furgoni a disposizione, a rischio i processi
La denuncia parte dal coordinatore provinciale Maldarizzi: "La Dozza non hai mezzi di trasporto adeguati". E il carcere bolognese è a rischio con soli due furgoni: non ci sono i fondi necessari
Domenico Maldarizzi, coordinatore provinciale Uil Penitenziari, denuncia la scarsezza di mezzi del parco auto del carcere Dozza: "Una situazione logistica caratterizzata dall’assoluta mancanza di mezzi adibiti al trasporto dei detenuti che mette a rischio anche le presenze ai processi”.
Questa carenza si va a sommarre al fatto che nelle celle siano esauriti i posti letto, per questo alcuni detenuti siano costretti a dormire a terra.
PARCO MEZZI. ‘’Da qualche giorno la disponibilità dei mezzi di trasporto per i detenuti è ridotta a soli due furgoni – spiega Domenico Maldarizzi - perchè gli altri mezzi sono ricoverati in officina in attesa di riparazioni che non possono essere effettuate causa esaurimento dei fondi assegnati”. Ogni giorno infatti per trasportare i detenuti nelle aule di giustizia sono necessari su Bologna almeno dieci mezzi di trasporto.
RISCHIO PARALISI. “In questa situazione si va verso la paralisi e potrebbero saltare molti processi – continua Maldarizzi - non e’ eresia affermare che più che a un parco macchine si parla di un cimitero dei mezzi. La Polizia Penitenziaria dovra’ industriarsi in maniera diversa, ricorrendo al girotondo a moto perpetuo degli automezzi e semmai anche con traduzioni a piedi. Ciò testimonia, come piu’ volte denunciato dalla Uil, l’inadeguatezza e l’obsolescenza del parco automezzi in dotazione alla polizia penitenziaria’’.