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Cronaca

Carcere, il senatore Scalfarotto visita la Dozza: "Sovraffollamento e struttura datata"

Secondo il parlamentare, comunque, la situazione è comune alla gran parte delle carceri italiane

Sovraffollamento, tanti detenuti con problemi di tossicodipendenza, manutenzioni di una struttura ormai vetusta non fatte per carenza di fondi, poche attività trattamentali per assenza di attività lavorative disponibili sono problemi che non risparmiano il carcere della Dozza di Bologna".

A dirlo è il senatore di Italia viva Ivan Scalfarotto, che venerdì ha visitato l'istituto bolognese. In una nota, Scalfarotto precisa comunque di aver "riscontrato anche alcune positività, come Fid (Fare impresa alla Dozza), un'impresa metalmeccanica che assume alcune persone detenute con il regolare contratto nazionale e il nido per i bambini incarcerati con le loro mamme".

Secondo il parlamentare, comunque, la situazione osservata alla Dozza è comune alla gran parte delle carceri italiane, che per Scalfarotto "necessitano di attenzione e di investimenti", mentre "il diritto penale- aggiunge- non deve risolversi solo nella sanzione della reclusione, spesso di persone nemmeno definitivamente condannate".

Da parte sua, l'esponente di Italia viva assicura che continuerà "questo giro di ispezioni", perché "bisogna che questo mondo, che è parte integrante della nostra società, non resti fuori dal nostro campo visivo. Lo stato di salute della nostra democrazia- conclude- si vede anche, anzi particolarmente, da lì". (Dire)

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