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Cronaca

Soldi a palate col narcotraffico: orologi di lusso, moto e oltre 180mila euro sequestrati

La Finanza ha appurato che, grazie al narcotraffico, i tre avrebbero accumulato un patrimonio illecito del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. L'indagine prende il via dal sequestro di 132 kg di hashish

Beni per 200.000 euro sequestrati a tre residenti nel capoluogo emiliano coinvolti in un traffico di droga. L'operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Bologna, in stretto coordinamento con la Procura della Repubblica, che ha ulteriormente intensificato l’azione di servizio indirizzata all’aggressione dei patrimoni illeciti, con l’obiettivo di colpire gli interessi economici e patrimoniali della criminalità.  

Una moto Honda, 5 orologi Rolex e 186.750 euro in contanti, sono nel detatglio i beni sequestrati dai finanzieri ai 3 soggetti, due dei quali tratti in arresto in flagranza di reato lo scorso 29 maggio nel corso di un’operazione antidroga conclusasi con il sequestro di 132 kg di hashish.

In quella circostanza nelle maglie dei finanzieri erano caduti anche il corriere dello stupefacente, un tedesco di 52 anni e altri due complici bolognesi. La droga, proveniente dalla Spagna, era artatamente occultata nel portabagagli di una Skoda Dacia all’interno di bancali di legno. Il perfetto sistema di occultamento aveva garantito al corriere di attraversare, senza destare sospetti, il territorio iberico, francese e italiano e di giungere indisturbato a Bologna.  
Con le direttive del Sostituto Procuratore, Augusto Borghini, della Procura della Repubblica, il G.I.C.O del Nucleo di Polizia Tributaria felsineo ha sviluppato con rapidità accertamenti patrimoniali sul conto di alcuni dei soggetti coinvolti nelle indagini e sui relativi nuclei familiari al fine di aggredire eventuali patrimoni illecitamente accumulati.  

E’ stato così appurato che "grazie al narcotraffico, tre soggetti residenti a Bologna hanno accumulato un patrimonio illecito del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati", giudicati “irrisori” dallo stesso Tribunale del capoluogo emiliano.  
A coronamento delle investigazioni di polizia economico – finanziaria, avviate per rafforzare le risultanze acquisite nel corso delle indagini antidroga, è così scattato il nuovo vincolo sul denaro e sui beni degli indagati, già inizialmente sottratti agli interessati nel corso dell’operazione del 29 maggio scorso.  

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