Da ieri, 10 dicembre, è partita la parte la posa degli arredi urbani nelle Piazze di Porta Ravegnana e della Mercanzia: sedute in pietra naturale color tortora e poi i punti informativi, parallelepipedi con l'estremità superiore inclinata, su cui sarà fissato uno scatolare metallico che riporterà testi ed immagini.

Appena finita la polemica sui "fittoni" che delimitano la zona pedonale da quella transitabile sotto le due Torri, definiti "scempio" o "selva fallica" che si riparte con la discussione sulle novità in centro. 

Il colpo d'occhio è sicuramente d'impatto, benchè i lavori non siano ancora ultimati, così Bologna Today ha chiesto le opinioni di passanti e cittadini che, naturalmente, sono tra le più disparate: tra i commenti negativi spicca l'immagine vocativa della "lapide e del cimitero" oppure c'è chi le giudica "troppo fredde e moderne" o addirittura "provinciali", visto che non è "Beaubourg", la via di Parigi dove ha sede il Centro Georges Pompidou. 

Jeffrey, urbanista londinese, non critica l'estetica, bensì la decisione di chiudere uno "spazio, un valore. Perchè riempirlo?". Giudica ben fatti i recenti lavori in centro, ma "l'esempio in Piazza Mercanzia è ancora peggiore, non è necessario metterle, vista la composizione classica della città". Alcuni "non hanno capito bene la disposizione" o addirittura a cosa servono: "Sono panchine, ci si deve sedere?"

"Non dispiace" non solo ai più giovani "sono originali e diversi dal solito" meglio delle panchine tradizionali, ha detto un pensionato, mentre per alcuni ospiteranno presto i senza-tetto che spesso dormono nella zona "così si possono sdraiare benissimo". 

Nuovi arredi sotto le Torri