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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza climatica: "Occuperemo Piazza Maggiore, passante opera imposta"

Una chiamata alla partecipazione del movimento ecologista che intende dare la sveglia a Comune e Regione

Sabato 18 marzo 2023 dalle 10 alle 18 piazza Maggiore "occupata". E' il presidio di Extinction Rebellion Bologna, gli attivisti che si battono per l'emergenza climatica, per richiedere alla Regione ER "di rivedere gli obiettivi del patto per il Lavoro e per il clima, l'indizione di un'assemblea cittadina per il clima regionale che possa tracciare le azioni necessarie a raggiungere la neutralità entro il 2030 e per chiedere al Comune di Bologna che l'Assemblea cittadina sul clima possa essere messa in condizione di decidere in autonomia le priorità di intervento e azione", si legge nella nota. Sono previsti "Interventi, laboratori, musica, divertimento, di tante realtà cittadine e non, perchè agiamo per la vita e per costruire un mondo più giusto, divertente e festoso".

Extinction Rebellion Bologna chiama alla partecipazione per richiamare "pubblicamente l’urgenza di rivoluzionare le politiche ecologiche e gli immaginari sociali con cui istituzioni locali e regionali stanno affrontando la più grande crisi della storia  dell’umanità. Finora, infatti, il loro approccio cinico e menefreghista è stato in linea con quello
adottato dalla maggior parte dei governi e degli stati a livello mondiale". 

Crisi climatica. Extinction Rebellion: "Statue ribelli nel centro di Bologna" - FOTO

In pratica "questa piazza vuole che la Regione Emilia-Romagna, se davvero intende presentarsi come un modello virtuoso nel contesto nazionale, faccia pressione affinché il nostro Governo dimostri di considerare la lotta alla crisi eco-climatica una priorità ed emetta una Dichiarazione di Emergenza Climatica ed Ecologica" chiedono gli attivisti. 

"Ultima chiamata"

Gli attivisti si rifanno anche a quella che la comunità scientifica chiama "l'ultima chiamata per il futuro dell'umanità" attaccando le istituzioni che "preferiscono continuare a preservare un sistema  economico e sociale basato su sfruttamento, violenza e estrattivismo per garantire un’accumulazione di denaro fine a se stessa e senza futuro, di cui beneficia quel famoso 1% che i politici ad ogni livello hanno tremendamente paura di contrariare". 

Ritengono inoltre che "la Regione Emilia-Romagna abbia completamente dimenticato gli impegni presi con la 'Dichiarazione di Emergenza Climatica ed Ambientale' dell’agosto 2019, in cui si impegnava a ridurre le emissioni climalteranti del 20% entro il 2020 e del 40% per il 2030, incrementando al contempo la quota di consumi
coperta attraverso l’impiego di fonti rinnovabili. In questo senso, il 'Patto per il Lavoro e per il Clima' rappresenta un esempio di agenda climatica regionale debole e inconsistente" per le tempistiche "non degne dell'emergenza che ci troviamo ad affrontare", tanto da non essere firmate da XR e altre 75 associazioni ecologiste regionali. 

Mancherebbe inoltre una "progettazione precisa delle politiche pubbliche necessaria al raggiungimento dei suoi modesti obiettivi, né vengono specificati i soggetti pubblici incaricati di portare a termine una reale transizione ecologica". 

"Passante e aeroporto, opere imposte"

XR contesta anche la realizzazione del Passante e l’espansione dell'aeroporto Marconi che "peggioreranno
ulteriormente la qualità dell'aria e la qualità della vita in quella che è già una delle zone più inquinate d'Europa. Aumenteranno i problemi di salute causati dall'inquinamento, aumenteranno il numero delle morti, e renderanno impossibile il raggiungimento di emissioni zero in un tempo necessario per salvaguardare il nostro futuro. Sono grandi opere infrastrutturali imposte", continuano. 

Il movimento ecologista ne ha anche per Palazzo D'Accursio: "L’Assemblea cittadina indetta dal Comune di Bologna su pressione di XR e di altre realtà ecologiste rappresenta un primo passa in questa direzione, non ha tardato però a mostrare i suoi limiti. Innanzitutto, c’è stato un inspiegabile ritardo da parte della giunta comunale nel dare il via al processo di selezione dei membri del comitato di coordinamento dell’Assemblea, innescando una serie di rallentamenti a catena che ci hanno portato a non aveva ancora l’ombra di un’Assemblea cittadina a marzo 2023. - inoltre - l’amministrazione si è appropriata di una competenza che dovrebbe essere dell’Assemblea stessa, ovvero la valutazione degli ambiti su cui è prioritario intervenire, con la conseguente individuazione delle politiche idonee a perseguire i suoi obiettivi". 

Teschi spaventosi sulle statue del centro. Blitz notturno anche a Bologna | FOTO 

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