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Cronaca

Ecosistema Urbano 2020, report Legambiente: Bologna perde 3 posizioni

Nella classifica generale del report annuale sulle performance ambientali dei capoluoghi italiani, Bologna è 16esima (lo scorso anno era 13esima). Anche la pandemia ha cambiato le nostre abitudini

Nella classifica generale di Ecosistema Urbano 2020, il report annuale sulle performance ambientali dei capoluoghi italiani stilato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, in ripresa Torino 80 esima in graduatoria (lo scorso anno era 88esima) e Bari 84esima (lo scorso anno era 87esima), lieve calo in graduatoria invece per Bologna 16esima (lo scorso anno era 13esima). 

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E' un’Italia a due velocità quella che rivela il report: la prima più dinamica e attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilità, alle fonti rinnovabili, alla progressiva restituzione di vie e piazze ai cittadini, alla crescita degli spazi naturali. La seconda, più statica con un andamento troppo “lento” nelle performance ambientali delle metropoli soprattutto sul fronte smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica.

La mobilità in tempo di pandemia 

Anche la pandemia ha contribuito a cambiare le abitudini: in Italia lo sharing di auto, motorini, bici e dei nuovi mezzi di mobilità (monopattini su tutti) ha preso decisamente piede. A causa del distanziamento sociale, bus, tram e metro viaggiano a capacità ridotta e quindi cresce il ventaglio delle soluzioni alternative e sostenibili: pedonalità, bicicletta, scooter sharing, bike sharing, car sharing, monopattini, etc. In cinque grandi città italiane, Milano, Napoli, Venezia, Bologna, Torino e Firenze più di un terzo degli spostamenti (tra il 34 e il 58%) si compiono a piedi, in bici, in treno, metropolitane o con mezzi elettrici (dal monopattino all’auto) privati o in condivisione. 

Durante il lockdown Torino ha ridisegnato i suoi controviali in maniera che fossero più accoglienti per le bici, con un limite di 20 km/h. Roma è in testa alla classifica europea delle corsie per bici pianificate (purtroppo ancora da realizzare) con 150 km di progetti, seguita da Bologna con 94. 

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Sempre secondo il report, 12 città italiane sono annoverate tra le tra le 500 città più innovative del mondo, hub tecnologici all’avanguardia dove il settore hi-tech è in crescita, sviluppa talenti e competenze nella produzione 4.0, nella robotica, nella cybersecurity e nelle scienze della vita e della salute. Milano e Roma, 29° e 45° posto, sono nella top100. Napoli, Firenze, Torino, Bologna, Venezia, Verona, Padova, Modena, Trieste e Parma in posizioni più arretrate. Per stilare l’Innovation Cities Index la società di ricerca 2thinknow ha considerato oltre 160 fattori, tra cui il numero di brevetti pro capite, la presenza di start-up, di venture capitalist e di grandi società tech.

Geco, Green Energy COmmunity, 2020, prima comunità energetica dell’Emilia Romagna

Il progetto GECO (Green Energy COmmunity) mira entro il 2023 alla nascita della prima comunità energetica dell’Emilia Romagna, nel quartiere Pilastro-Roveri di Bologna. Sarà realizzata in modo virtuale, utilizzando la rete esistente nelle aree dove attualmente si registra un consumo di elettricità pari a 430 MWh/anno e puntando sull’azione di cittadini e aziende che svolgeranno un ruolo attivo nel processo di creazione, produzione, distribuzione e consumo dell’energia. L’area di sviluppo comprende una zona residenziale di 7.500 abitanti, 1.400 dei quali abitano in alloggi sociali, una zona commerciale di 200mila metri quadrati che ospita un parco agroalimentare, due centri commerciali e un’area industriale di oltre un milione di metri quadrati. In quest’ultima, sono presenti impianti solari fotovoltaici per un totale di 16 MW e impianti solari per un totale di 2 MW nell’area industriale Roveri. Il progetto si completerà con almeno sei nuovi impianti da fonti rinnovabili, associati a sistemi di accumulo, trasformando aziende e cittadini in prosumer. Il tutto per un totale di 1 MW di nuova potenza generata da impianti fotovoltaici, che entro il 2023 produrranno oltre 15,4 milioni di kWh/anno, con un risparmio di 120 MWh/anno di energia, evitando l’immissione in atmosfera di 58.000 tonnellate di CO2/anno. Il progetto è promosso - grazie al cofinanziamento del fondo europeo EIT Climate-KIC - da Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile - AESS -, Enea e Università di Bologna.

Tra le città che hanno approvato il PUMS - Piani urbani della mobilità sostenibile - più innovativi troviamo Bologna e Genova. 

Lavoro e tasso di disoccupazione

Nel 2019 in Italia si contavano circa 2.580.000 persone in cerca di occupazione. Bologna risulta essere, tra le grandi città, quella con il tasso di disoccupazione più basso (3,3%, dato in calo rispetto al 5,4% del 2018), seguita da Milano (5,1%), Venezia (5,7%) e Verona (5,9%). Sono tutte città del Sud, invece, quelle dove il tasso si posiziona oltre il 20%: Catania (23,9%), Napoli (29,9%) e ancor di più Messina (39,4%).

Gestione dei rifiuti 

 Il bonus ha un valore di 5 punti percentuali ed è stato assegnato alle città di Bologna, Cremona e Rimini. I criteri applicati per l’assegnazione del bonus ciclo dei rifiuti riguardano l’adozione della tariffa puntuale e l’estensione del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti a tutta la popolazione.

Sono 579 i chili per abitanti all'anno di rifiuti urbani  a Bologna, mentre la percentuale di rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti urbani prodotti e al 54,2%.

I numeri dell'ecosistema bolognese

- Aumento della temperatura media 2018 rispetto al valore climatico 1971-2000: + 1.7

- Uragani e siccità: variazione 2018 della precipitazione media in mm nei capoluoghi di regione rispetto al valore climatico 1971-2000: +31,2

- Qualità dell’aria: biossido di azoto (NO2 ) Media dei valori medi annuali in μg/mc: 33,5 (14° posto)

- Qualità dell’aria: polveri sottili (PM10) Media dei valori medi annuali in μg/mc. 2019: 24,0 (14° posto)

- Qualità dell’aria: ozono (O3 ) Media del n° giorni di superamento della media: 59

- Consumi idrici domestici, consumi di acqua potabile per uso domestico (litri/abitante/giorno): 146

- Acqua: dispersione della rete. Differenza % tra acqua immessa e consumata per usi civili, industriali e agricoli: 27,4%

- Acqua: capacità di depurazione % popolazione residente servita da rete fognaria delle acque reflue urbane: 99%

- Mobilità: passeggeri trasporto pubblico. Numero viaggi/abitante/anno sul trasporto pubblico: 286

- Mobilità: offerta trasporto pubblico. Percorrenza trasporto pubblico (vetture-km/abitanti/anno): 45

- Ambiente urbano: isole pedonali. Estensione superficie stradale pedonalizzata (mq/abitante): 0,30

- Mobilità: piste ciclabili equivalenti. Metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti. 2019 Fonte: 12,43

- Mobilità: piste ciclabili- Chilometri totali di piste ciclabili: 

- Alberi/100 abitanti in aree di proprietà pubblica: 22

- Verde fruibile in area urbana (mq/abitante): 22

- Indice sintetico (scala 0-10) del trend consumo suolo/residenti e del livello di urbanizzazione/residenti: 9,40

- Tasso di motorizzazione auto. Auto circolanti ogni 100 abitanti: 53

- Vittime della strada. Numero di morti e feriti in incidenti stradali ogni 1.000 abitanti: 6,4

- Energie rinnovabili: solare termico e fotovoltaico pubblico. Potenza installata (kW) su edifici pubblici ogni 1.000 abitanti: 16,08

- Tasso di motorizzazione auto. Auto circolanti ogni 100 abitanti: 53

- Car Sharing Numero auto del car sharing, 2019: 364

- Acqua: Carenza idrica.Numero giorni (in tutto il Comune/in parte del Comune) di razionamento o sospensione dell’erogazione dell’acqua per uso domestico: 0

- Rumore: Denunce dei cittadini. Numero esposti/100mila abitanti presentati dai cittadini per inquinamento acustico: 19,5

- Edilizia: Interventi di riqualificazione, edifici comunali interessati da interventi di riqualificazione conclusi tra l’01/01/2012 e il 31/12/2018: 248

- Verde: Aree protette e parchi agricoli, aree naturali protette e parchi agricoli, 2018 (incidenza percentuale sulla superficie comunale): 26,5

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