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Cronaca

Ecosistema urbano, Bologna tra le città più virtuose: "Argento" da Lagambiente

2° posto nella hit-parade stilata da Legambiente e Sole 24 Ore: buone le performance su polveri sottili, ZTl, mobilità sostenibile e "ciclabilità". Male, però, i consumi elettrici elevati: solo Roma fa peggio

Tra le città di maggior estensione Bologna si aggiudica una lusinghiera seconda postazione nella classifica dei centri nazionali più virtuosi, è quanto rivela lo studio «Ecosistema Italia» realizzato da Legambiente e Sole 24 Ore.
A fare balzare la città turrita in testa alla classifica sono le buone performance per quel che riguarda le zone a traffico limitato, la mobilità sostenibile e la “ciclabilità” dell’area.

BEST PRACTICE. Ma la medaglia d’argento è soprattutto grazie a “buone performance per quel che riguarda le polveri sottili (con una media annua che resta al di sotto dei 30 microgrammi al metro cubo) e per la percentuale di abitanti allacciati ad impianti di depurazione (98%). Ottimo anche il primato del capoluogo emiliano, sempre tra le grandi città, legato all’indice sintetico che misura le politiche messe in atto per favorire la mobilità ciclabile e l’utilizzo delle due ruote. C’è poi il buon contorno fatto dal secondo posto per quel che riguarda l’indice sintetico legato alla mobilità sostenibile, dagli 8,42 metri quadrati per abitante di superficie limitata al traffico veicolare. Buona anche la performance legata al solare fotovoltaico: anche qui Bologna è seconda con 5,19 kiloWatt installati su edifici comunali ogni mille abitanti”.

BOCCIATI PER CONSUMI ELETTRICI. Nota di demerito invece per i sempre elevati consumi elettrici domestici (1.304 kWh/abitante) che fanno di Bologna la penultima tra le metropoli (solo Roma fa peggio); la sempre crescente produzione di rifiuti che quest’anno si ferma a 550,7 kg/abitante/anno; per finire un trasporto pubblico che non migliora, sempre fermo a 248 viaggi per abitante all’anno (stesso dato dello scorso anno).

Sfogliando il rapporto di “Ecosistema urbano 2011”, dati alla mano, ecco nel dettaglio i risultati e le performance della città in disputa con il capoluogo emiliano.

MOBILITA' SOSTENIBILE. Indice sintetico Mobilità sostenibile” misura la capacità delle amministrazioni comunali di attivare un ventaglio di strumenti che favoriscano la mobilità sostenibile (presenza di autobus a chiamata; controlli dei varchi delle ZTL; mobility manager comunale; Piano spostamenti casa-lavoro; car-sharing).
In base alla presenza o assenza dei parametri considerati (e ai pesi attribuiti) ogni città ottiene un punteggio normalizzato variabile da 0 a 100. Solo Genova ha raggiunto il punteggio massimo avendo attivato tutte le misure previste dall’indice e tra le grandi città altri 4 comuni hanno ottenuto un punteggio superiore a 85 (Bologna, Milano, Palermo, Roma). Bari al contrario non ha avviato alcuna di queste iniziative e Trieste la precede di poco.

ZTL. Le Zone a Traffico Limitato considerate in questo rapporto sono solo quelle istituite per tutti i giorni della settimana, con una durata superiore alle 8 ore diurne ed estese a tutte le tipologie di veicoli.
In tutto sono 10 i comuni con più di 1 milione di m2 di ZTL: 4 grandi città (Roma, Firenze, Bologna e Padova), 5 città medie (Ferrara, Pisa, Brescia, Lucca e Parma) e Siena fra le piccole. Tra le grandi città primeggia Firenze con 11,53 m2/ab, seguita da Bologna (8,42 m2/ab) e Padova (6,07 m2/ab); tutte le altre sono molto staccate, con valori inferiori a 2 m2/ab.

CICLABILITA’. L'indice sintetico di ciclabilità misura la capacità delle amministrazioni comunali di attivare un ventaglio di strumenti che favoriscano la mobilità ciclabile. (presenza di Biciplan – Piano per la mobilità ciclabile; segnaletica direzionale dedicata ai ciclisti; cicloparcheggi di interscambio; bicistazione; piano di riciclo delle biciclette abbandonate; strumenti per il contrasto dei furti; bike-sharing.)
Solo Bologna e Venezia fra le città grandi raggiungono un punteggio di 70, mentre 7 città non raggiungono quota 30.

PIANIFICAZIONE E PARTECIPAZIO AMBIENTALE. L’indice sintetico “Pianificazione e partecipazione ambientale” verifica il livello di pianificazione attraverso:
la redazione della Zonizzazione acustica, del Piano Urbano del Traffico (PUT), del Piano Energetico Comunale (PEC) e del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). Insomma verifica il merito alla capacità delle pubbliche amministrazioni di adottare iniziative di informazione e coinvolgimento attivo dei cittadini, riguardanti tematiche legate alla sostenibilità.
Nella valutazione complessiva delle politiche adottate solo Padova, fra le grandi città, ha ottenuto il punteggio massimo di 100 (avendo adottato tutte le misure che concorrono alla formazione dell’indice), seguita da Genova, Bologna, Firenze, Torino e Venezia, tutte al di sopra dei 75 punti.

 
 

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