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Cronaca

Non piove e non pioverà: in Emilia-Romagna è allerta siccità

Nessuna precipitazione significativa da tre mesi, inverno a secco. E dalle previsioni non ci sono cambiamenti all'orizzonte. Priolo: "Monitoriamo la situazione, è evidente il ruolo dei cambiamenti climatici"

Un interno inverno passato senza precipitazioni di rilevo, e un marzo ch 'pazzerello' proprio non è più. Ma oltre ai detti popolari superati, ora in Emilia-Romagna si affaccia lo spettro della siccità. Per la Regione "stando alle previsioni meteoclimatiche di medio termine e stagionali, la situazione potrebbe protrarsi ancora nel tempo". Insomma non piove e non pioverà. Per questo l'acqua dolce deve essere risparmiata, in attesa di ulteriori provvedimenti.

“Una situazione anomala ma anche un chiaro segnale delle conseguenze del cambiamento climatico -afferma l’assessore regionale all’Ambiente e alla Protezione civile Irene Priolo- basti pensare che quest’anno abbiamo attivato la fase di attenzione per gli incendi boschivi già in febbraio, anziché a fine primavera o inizio estate come avviene di solito; è la prima volta, non era mai successo in passato”.

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Valori delle precipitazioni: raffica di record negativi

Dal 1° ottobre scorso a oggi i valori cumulati medi delle precipitazioni risultano sempre inferiori alle attese climatiche, con uno scostamento di -154 mm (pari al -36%) rispetto al periodo 2001-2020. Le piogge cumulate sono stimate tra le più basse degli ultimi 20 anni, negli ultimi sessant’anni valori inferiori si sono registrati solo nel 2002, 2007 e 2012. Anche le registrazioni idrometriche dei livelli delle portate del fiume Po hanno toccato le quote più basse dal 1991, ovvero degli ultimi trent’anni, con la situazione idrologica peggiore, di siccità estrema, a Piacenza, dove gli indicatori si fermano a quota –0,49 metri per 293 metri cubi al secondo.
Il contenuto idrico dei terreni è stimato quasi ovunque moderatamente inferiore alla norma, molto inferiore sul settore nord-est del ferrarese e in aree dei rilievi occidentali, prossimo alla norma solo sulla provincia di Forlì-Cesena e sui rilievi del Bolognese.

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Le regole per il risparmio idrico

La Regione sta costantemente monitorando l’evoluzione della situazione. Al momento non ci sono problemi di approvvigionamento idropotabile ma si raccomanda comunque attenzione nel consumo delle risorse idriche.

Si ricorda, negli usi domestici, l’importanza di installare apparecchiature idrosanitarie a basso consumo idrico, come frangigetto, rubinetti e sciacquoni a basso flusso, oltre ad adottare altri comportamenti virtuosi.

Anche in vista della stagione irrigua ormai alle porte, in ambito agricolo risulta particolarmente importante focalizzare l’attenzione sull’efficienza dei sistemi irrigui e sulla loro gestione, sull’installazione di contatori e sul monitoraggio dei consumi, sull’individuazione di eventuali difetti e perdite delle reti, sulla scelta delle varietà colturali che necessitano meno acqua.

Per quanto riguarda l’uso industriale e i servizi, oltre alle numerose misure tecnologiche e impiantistiche già disponibili a seconda della specificità produttiva, si possono mettere in atto anche altri accorgimenti come l’uso di acque di scarico opportunamente trattate (riuso) e il riutilizzo dell’acqua per la stessa applicazione per la quale era stata originariamente utilizzata (riciclo).

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