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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rincari gas e luce, anche il Comune soffre: "15 milioni di maggiori spese"

Così l'assessore ha riferito in Question Time. Fratelli D'Italia esorta la Regione: "Serve un piano di sostegni"

Il rincaro dei costi dell'energia tocca anche il portafoglio del Comune di Bologna. A dare una cifra sull'incremento dei costi dovuto alla congiuntura negativa del prezzo dei prodotti energetici è stata stamane in Question TIme l'assessora al bilancio Roberta Li Calzi.

"Anche il bilancio del Comune di Bologna è duramente colpito. Con questo livello di prezzi su energia elettrica e gas dovremo spendere circa 15 milioni in più, oltre ad altri milioni da finanziare i maggiori costi dei cantieri", informa l'assessore. Per Li Calzi, interpellata dalla vicepresidente del Consiglio Marta Evangelisti di Fratelli d'Italia, sta facendo "ampiamente la propria parte" per aiutare i cittadini a sostenere l'inflazione. "Ci stiamo facendo carico di questi maggiori costi -sottolinea infatti l'assessore- mantenendo inalterati i servizi, anzi ampliandoli, senza aumentare alcuna tariffa".

Fdi incalza: "Serve piano regionale di sostegno"

Ma dal lato del settore produttivo oggi è anche arrivata la richiesta di Fratelli D'Italia in Regione. E non solo le imprese, ma anche negozi e famiglie devono essere "tutelate" contro il rincaro dell'energia, con un'operazione che vada a "tagliare le bollette per tutti".

Lo chiede così Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale Fdi in Emilia-Romagna, che spinge la Giunta Bonaccini a impegnarsi di più.

"L'inflazione sta decollando ed è passata dall'1,3% di giugno al 3,9% di dicembre 2021, triplicando in sei mesi", avverte Tagliaferri. Nel prossimo decreto, ricorda il consigliere Fdi, "ci sarà un intervento significativo che cercherà di fare un primo passo a sostegno delle imprese e un intervento specifico per gli enti locali. Operazione giusta, ma pare che dal decreto siano escluse le famiglie e altre tipologie commerciali come negozi e artigiani, creando quindi una disparità e un problema di concorrenza".

Secondo Tagliaferri, in questo modo "i consumatori sono penalizzati due volte: una prima volta con l'aumento della bolletta di luce e gas, pari a 1.008 euro annui, una seconda perché le imprese traslano i maggiori costi energetici sul prezzo dei prodotti, finendo per gravare sui consumatori finali". Il consigliere Fdi ha quindi depositato in Regione una risoluzione per impegnare la Giunta Bonaccini "ad operare perché il decreto del Governo superi queste discriminazioni e ci siano aiuti per tutti i fruitori di energia elettrica".

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